Orgoglio rosa tutto italiano, quello per le due poliziotte Roberta Rizzo e Francesca Romana Capaldo. Sono state premiate da Sergio Mattarella per il loro impegno, scopriamo di più!
Il loro sorriso rassicurante e la loro fedeltà alla divisa hanno fatto capolino in tv attraverso la trasmissione Nuovi eroi, presentata su Raitre da Veronica Pivetti. Stiamo parlando di due poliziotte, Roberta Rizzo e Francesca Romana Capaldo, che hanno ricevuto dal presidente Mattarella una prestigiosa onorificenza. Cerchiamo di capire di più sul valore che le ha portate al riconoscimento di un impegno costante e senza sconti a favore della legalità.
Chi sono Roberta Rizzo e Francesca Romana Capaldo?
Roberta Rizzo e Francesca Romana Capaldo sono due poliziotte con una brillante carriera, da anni al servizio dei cittadini e delle istituzioni in una tenace lotta alla violenza su donne e bambini.
Roberta Rizzo, origini pugliesi, è sovrintendente capo in forza alla Squadra mobile di Rimini. Francesca Romana Capaldo, originaria di Napoli, è diventata vicequestore aggiunto, in forza al Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato (SCO).
Roberta Rizzo è nata precisamente a Nardò, in provincia di Lecce, e svolge costante attività di ascolto delle vittime di abusi e reati a sfondo sessuale. Francesca Romana Capaldo si occupa di prevenzione e contrasto alla violenze di genere. Ha un importante ruolo nel coordinamento investigativo su scala nazionale ed è tra i promotori del Progetto Eva. Si tratta di un piano dedicato agli operatori di volante per l’intercettazione di violenza domestica durante gli interventi.
Roberta Rizzo e Francesca Romana Capaldo premiate da Sergio Mattarella
Le due donne coraggio della Polizia di Stato sono attive nel contrasto ai crimini contro le donne e i minori, e per l’impegno profuso in questa serrata battaglia hanno ricevuto un importante riconoscimento.
A premiarle è stato il presidente Sergio Mattarella, che le ha insignite motu proprio della nomina di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Di particolare rilievo il loro lavoro di indagine sul drammatico stupro di gruppo consumato a Rimini nell’agosto 2017, caso destinato a memoria imperitura nelle cronache nazionali. La loro firma compare nel bilancio positivo di un’attività investigativa che ha permesso di assicurare alla giustizia i responsabili nel giro di pochissimi giorni dai terribili fatti che sconvolsero l’Italia.