Chi sono le mogli degli oligarchi russi? Tra le donne più ricche della Federazione ci sono un’ex infermiera e una cantante pop.
Dopo che la Russia ha dichiarato guerra all’Ucraina, il Paese governato da Vladimir Putin è sempre più isolato. Perfino gli oligarchi russi sono finiti del mirino delle sanzioni volute dall’Europa e tutti i loro patrimoni sono a rischio. Vediamo chi sono le mogli o ex compagne degli uomini più ricchi della Russia e cosa rischiano.
Chi sono le mogli degli oligarchi russi?
Gli oligarchi russi sono uomini molto ricchi che, in un modo o nell’altro, sono vicini al presidente Vladimir Putin. Alcuni di loro, ad esempio, sono ex colleghi del KGB, mentre altri hanno ricoperto delle cariche al governo. Con l’esplosione della guerra in Ucraina, anche questi magnati sono finiti nel calderone delle misure che l’Europa infligge o intende infliggere alla Russia. Negli ultimi giorni, alcuni di questi personaggi si sono visti sequestrare beni di lusso, come immobili e yacht. Sono solo gli oligarchi a rischiare il proprio patrimonio oppure anche le loro mogli? Prima di dare una risposta a questa domanda, è bene dare uno sguardo alle consorti dei magnati.
Tra le donne russe più in vista c’è Marina Mordashov, terza moglie di Alexei Mordashov. Ex modella oppure ex cameriera – le fonti sono in dubbio sulla sua vita prima di diventare ‘consorte di’ – è a lei che è dedicato lo yacht di 65 metri, Lady M, sequestrato a Imperia all’oligarca. La donna, però, non avrebbe subito una perdita grave, visto che ha il controllo di una partecipazione da 1,1 miliardi di dollari in una compagnia mineraria e metà delle azioni della società Nordgold.
Irina Usmanov è la moglie di Alisher Usmanov, il cui superyacht, è stato sequestrato dalle autorità tedesche ad Amburgo. La donna, però, non rischia nulla perché ha una posizione personale ben consolidata. Da ex ginnasta professionista, ricopre i ruoli di capo allenatore della Nazionale russa di ginnastica ritmica e presidente della Federazione russa di ginnastica ritmica. E’ bene sottolineare, però, che i vari immobili di famiglia sono a rischio.
Le primedonne russe hanno ‘origini’ disparate
Olga Shuvalov è la moglie dell’ex vicepremier Igor Shuvalov e il loro patrimonio sembra essere rimasto intatto. Considerando che la donna ha conosciuto il marito ai tempi dell’università, ha sempre bazzicato nell’ambiente della Russia ‘bene’. Sulla stessa linea della lady precedente è Ekaterina Potanina, coniuge di Vladimir Potanin. Già prima di diventare la ‘consorte di’ aveva una situazione economica propria più che soddisfacente.
Moglie del presidente di Lukoil Vagit Alekperov, Larisa Alekperova è al suo fianco fin da quando era un semi sconosciuto. Grande collezionista di banconote e monete rare, possiede una delle collezioni numismatiche più grandi della Russia. Lyudmila Mikhelson, coniuge di Leonid Mikhelson, non è una persona pubblica e vive in Inghilterra.
Tre donne, invece, sono state sposate con Abramovich: Olga Yurevna Lysova, Irina Malandina e Daria Zhukovacon. Sette figli in totale, le tre ex moglie dell’oligarca russo non se la passano affatto male.
Le moglie degli oligarchi russi possono stare tranquille
Andando avanti, troviamo Katerina Peskova, ex moglie di Dmitry Peskov, portavoce di Vladimir Putin. Studiosa di filologia, vive a Parigi con la figlia Elizaveta e si è detta contraria alla guerra con un post su Instagram. Coniuge di Alexander Abramov, Svetlana Abramov può contare su un ricco patrimonio di famiglia: 5,8 miliardi di dollari. Pertanto, nessuna sanzione da parte dell’Europa, potrà minare la loro esistenza. Non a caso, il sequestro del mega yacht Titann da 100 milioni di dollari li ha lasciati quasi indifferenti.
Elena Perminova, consorte dell’oligarca russo Alexander Lebedev, vuole la pace, come ha comunicato ai fan su Instagram. Anche lei come le donne precedenti può stare tranquilla: oltre al patrimonio del consorte, conta 2,4 milioni di follower.
Tornando alla domanda principale, inerente il rischio ‘patrimoniale’ delle mogli degli oligarchi russi, non serve un genio per comprendere che tutte possono dormire sonni tranquilli.