Tutto quello che non sai sui Nomadi, la band italiana

Tutto quello che non sai sui Nomadi, la band italiana

Quasi 50 album, tra lavori in studio e live, fanno dei Nomadi uno dei gruppi musicali più longevi del nostro Paese. Scopriamo insieme chi sono.

Nata nel 1963 dal sogno di due ragazzi emiliani, la band dei Nomadi ha letteralmente scalato la vetta di tutte le classifiche italiane e non solo. La produzione musicale del gruppo è sterminata, e da qui sono usciti alcuni capisaldi della musica leggera del nostro Paese. I Nomadi hanno partecipato anche a due Festival di Sanremo nelle vesti di concorrenti, e più volte, negli ultimi anni, come ospiti speciali.

Ma lo sapete che, nel corso degli anni, la loro formazione ha visto ben 23 componenti diversi? Ecco qualche altra curiosità sui Nomadi.

Chi sono i Nomadi

Era il 1961, quando il tastierista Beppe Carletti e alcuni suoi amici musicisti hanno dato vita ad un complesso musicale chiamato i Monelli. Alla ricerca di un cantante, i ragazzi si sono imbattuti solo nel 1963 in Augusto Daolio. Assieme a lui sono finalmente nati i Nomadi. Il nome, a quanto pare, deriva da una vecchia band che aveva da poco cessato la sua attività.

Sin dai primissimi anni, la formazione dei Nomadi ha subito grandi cambiamenti: tra artisti che se ne sono andati e altri che sono arrivati, il gruppo ha visto davvero molti volti diversi. Nel 1966, la band ha iniziato ad avvalersi della collaborazione di Francesco Guccini, all’epoca non ancora conosciuto. Insieme, hanno dato vita ad alcuni dei più grandi successi dei Nomadi.

Nomadi

Gli anni ’70 e ’80 sono quelli del travolgente successo: la band, ormai nota a livello internazionale, ha continuato a sfornare un album dopo l’altro, regalando tantissime emozioni ai propri fan con centinaia di concerti dal vivo. Alcuni dei loro brani più famosi? Io vagabondo, il cui 45 giri ha venduto oltre 1 milione di copie, Io voglio vivere e Crescerai, tra gli altri.

La morte di Dante e di Augusto dei Nomadi

Il percorso musicale e di vita dei Nomadi non è stato sempre una festa. Il 1992, in particolare, è stato un anno molto difficile. La band ha perso ben due membri, morti in tragiche circostanze. Il 14 maggio, il bassista Dante Pergreffi è deceduto a seguito di un incidente stradale. A lui, i suoi compagni hanno dedicato Canzone per una amica, brano che avevano scritto anni prima.

Il 7 ottobre dello stesso anno, si è spento Augusto Daolio, storico cantante dei Nomadi. Aveva solo 45 anni e da qualche mese aveva scoperto di avere una malattia incurabile. Dall’anno seguente, il gruppo tiene un evento chiamato Nomadincontro – Tributo ad Augusto, durante il quale viene assegnato un premio agli artisti italiani che si sono distinti per valore umanitario.

Tra i tanti artisti che hanno ricevuto il riconoscimento ci sono: Zucchero, Roberto Vecchioni, Biagio Antonacci, Franco Battiato, Daniele Silvestri, Pooh, Piero Pelù, Francesco Renga, Luca Carboni, Fiorella Mannoia.

I Nomadi oggi

Ma anche con la tragica scomparsa di due dei suoi membri, i Nomadi hanno continuato per la loro strada. Per un periodo, Danilo Sacco ha preso il posto di Augusto diventando la voce della band. L’attuale composizione del gruppo vede solamente uno dei suoi fondatori originali, Beppe Carletti.

Gli altri si sono aggiunti solo negli anni ’90. Oggi i Nomadi sono composti da Cico Falzone alle chitarre, Daniele Campani alla batteria, Massimo Vecchi al basso, Sergio Reggioli al violino e, dal 2017, Yuri Cilloni come cantante. Sul loro profilo Instagram ufficiale ci sono tantissime foto dei loro concerti e degli incontri con i fan.