Chi sono i Chad e le Stacy e perché sono tanto odiati dagli Incel

Chi sono i Chad e le Stacy e perché sono tanto odiati dagli Incel

Chi sono i Chad e le Stacy? Si tratta due termini coniati dai cosiddetti Incel per indicare una determinata categoria di persone.

Chad e Stacy sono due termini coniati dagli Incel, ovvero gli involuntary celibate. Queste due parole, nel loro gergo, servono per indicare coloro che, in un certo senso, sono responsabili del loro ‘celibato involontario’. Vediamo i tratti distintivi dei Chad e delle Stacy e scopriamo perché sono tanto odiati dagli Incel.

Chi sono i Chad e gli Stacy?

Gli Incel sono nati intorno agli Novanta su Internet e sono una categoria di persone che si definiscono celibi involontari. A loro dire, non riescono a trovare un partner perché sono poco attraenti. Con questa idea in testa, non potevano che nascere anche i Chad. Questi, in poche parole, non sarebbero altro che i loro antagonisti. Si tratta di veri e propri maschi alfa, bianchi, con un’età compresa tra i 20 e i 30 anni, biondi, muscolosi e con la mascella pronunciata. Insomma, i classici ‘belloni’ che vediamo in soap opera come Beautiful.

Secondi gli Incel, i Chad hanno contribuito a rendere involontario il loro celibato perché, davanti a cotanta bellezza, le loro opportunità di trovare un partner diminuiscono ancora di più. Esistendo i maschi alfa, non potevano che nascere anche le Stacy. Queste hanno le stesse caratteristiche dei Chad, ma al femminile: bellissime, biondissime e con un american smile da fare invidia.

Ovviamente, gli Incel hanno coniato questi due termini con valore dispregiativo. Sia i Chad che le Stacey, infatti, hanno solo avuto la fortuna di nascere geneticamente dotati, ma non posseggono altre abilità.

Chad e Stacy: i sosia di Ken e Barbie

I Chad considerando le donne come oggetti sessuali, ma le Stacey li frequentano ugualmente. In tutto ciò, gli Incel guardano con invidia i maschietti, mentre riservano un grande desiderio mixato a disprezzo alle femminucce. In poche parole, questi due termini non fanno altro che ricalcare ciò che nell’immaginario collettivo rappresentano Ken e Barbie. A questo punto, la domanda sorge spontanea: servivano davvero due nuove parole per indicare un qualcosa che esisteva già?