La nota famiglia Gucci ha avuto, nel corso della sua lunga storia, diverse figure di rilievo. Tra queste anche quella di Paolo Gucci: chi era e come ha contribuito alla fama dell’azienda di famiglia?
Il sogno di emergere come designer, le tensioni in famiglia ed una morte prematura. Paolo Gucci ha rappresentato forse una delle figure più bistrattate ma grazie al film House of Gucci, il suo nome è tornato alla ribalta contribuendo ad alimentare curiosità sul suo conto. Chi è stato davvero Paolo? E qual è stato il suo ruolo nell’azienda Gucci?
Paolo Gucci, chi era: biografia e carriera
Paolo Gucci è nato a Firenze il 29 marzo 1931, sotto il segno zodiacale dell’Ariete. Figlio di Aldo Gucci, è stato il nipote di Guccio Gucci, fondatore dell’omonima azienda di moda, nonché cugino di Maurizio Gucci.Â
A partire dalla fine degli anni Sessanta, Paolo iniziò ad operare attivamente nell’azienda di famiglia, inizialmente come capo stilista, per poi diventare vicepresidente qualche anno dopo, nel 1978.
Il suo vero sogno, tuttavia, era quello di riuscire ad emergere e realizzarsi come designer, motivo per il quale, nel 1980, tentò di mettersi in proprio realizzando una sua linea di accessori moda e oggetti d’arredo. Nel fare ciò, però, continuò ad usare il nome di famiglia e questo contribuì a creare non poche ruggini con alcuni membri che gli contestarono la violazione delle norme sul copyright. Paolo iniziò così una nuova avventura con un brand che portava il suo nome.
Nel 1987, con i rapporti familiari ormai in crisi, decise di vendere le sue azioni di Gucci a Investcorp per oltre 42 milioni di dollari. Dichiarò bancarotta nel 1993, pochi anni prima del delitto del cugino Maurizio.
La vita privata
In merito alla sua vita privata, Paolo Gucci sposò Yvonne Moschetto nel 1952 e dalla donna ebbe due figlie: Elisabetta e Patrizia. Il loro matrimonio però, durò pochi anni e stando ai suoi cenni biografici, Paolo divorziò nel 1977 risposandosi poco dopo – nel medesimo anno – con Jenny Garwood, da cui ebbe la terza figlia, Gemma. Anche questa relazione, tuttavia, fu destinata a terminare e nel 1990, pochi anni prima della sua morte, Gucci ebbe una relazione con Penny Armstrong, di quarant’anni più giovane e che lo rese ancora padre di due figlie, Alyssa e Gabrielle.
La secondogenita Patrizia Gucci, tuttavia, intervistata da NSS Magazine ha sostenuto con forza che il padre ebbe una sola moglie, ovvero la madre Yvonne Gucci Moschetto. Stando ad una serie di documenti in suo possesso, pare che il secondo matrimonio venne dichiarato nullo nel 1993 a New York.
Bistrattato anche dalla famiglia, è sempre Patrizia a raccontare come i tanti conflitti furono delle vere e proprie liti. Il motivo? “Perché lui voleva essere riconosciuto come designer, e gli altri non volevano”.
Paolo Gucci morì a Londra a 64 anni, il 10 ottobre 1995 in seguito ad un’epatite cronica. Sette mesi prima era venuto a mancare il cugino Maurizio, ucciso a Milano.
Le curiosità su Paolo Gucci
– Nel 1984 si vendicò del padre Aldo facendolo licenziare dall’azienda di famiglia da Maurizio Gucci, appena diventato azionista di maggioranza.
– Nel 1994 fu condannato a cinque settimane di carcere per non aver pagato gli alimenti e il mantenimento alla (presunta) seconda moglie Jenny Garwood.
– Molti dei suoi disegni e pezzi – forse i più belli – non furono mai messi in vendita.
– Negli anni Settanta, pare avesse sognato di realizzare una linea di jeans di lusso Gucci, prima di Fiorucci e Calvin Klein.
– Nel film House of Gucci, Paolo Gucci è stato interpretato da Jared Leto, ma alcuni membri della sua famiglia hanno contestato la rappresentazione che ne è stata fatta, caricaturale e poco accurata.