Walter Zenga, l’Uomo Ragno italiano: non solo parate e campo, ma anche tanta TV

Walter Zenga, l’Uomo Ragno italiano: non solo parate e campo, ma anche tanta TV

Walter Zenga è stato uno dei più forti portieri italiani della storia, appesi i guantoni al chiodo ha iniziato a girare il mondo da allenatore.

Quando si pensa ai più forti portieri italiani della storia del calcio, oltre a Dino Zoff e a Gianluigi Buffon, non può non venire in mente Walter Zenga. Per tre volte, nel 1989, nel 1990 e nel 1991 ha ricevuto anche il premio per il Portiere dell’anno dell’IFFHS che viene assegnato al miglior estremo difensore al mondo. Dopo aver appeso scarpette – nel suo caso anche i guantoni – al chiodo, ha iniziato la carriera da allenatore ma, tra un’esperienza in panchina e l’altra, anche da opinionista televisivo.

Walter Zenga: la carriera

Walter Zenga è nato a Milano il 28 aprile del 1960 (il suo segno zodiacale è quindi il Toro) e sin dall’età di 11 anni ha iniziato a indossare la maglia dell’Inter. Dopo aver fatto tutta la trafila nel settore giovanile, ha dovuto però aspettare qualche anno e fare un po’ di gavetta tra serie C e serie B prima prima di poter entrare a San Siro.

Walter Zenga

La sua gavetta è stata tra la Salernitana, il Savona e la Sambenedettese. Nel 1982 il ritorno all’Inter: un anno da vice di Ivano Bordon, poi undici stagioni con il numero 1 stampato sulla schiena in cui ha anche vinto uno scudetto (nel 1989), una Supercoppa Italiana e due Coppe UEFA.

Nel 1994 il passaggio alla Sampdoria, due anni dopo quello al Padova e infine quello in America, dove ha giocato dal 1997 al 1999 con la maglia dei New England Revolution. All’età di 39 anni, dopo aver collezionato anche 58 presenze in Nazionale e il bronzo al Mondiale di Italia ’90, ha dato l’addio al calcio per iniziare la carriera da allenatore.

Walter Zenga da tecnico ha girato il mondo: ha iniziato proprio negli Stati Uniti con i New England Revolution, poi si è trasferito in Romania (National Bucarest prima, Steaua e Dinamo Bucarest poi), in Serbia dove ha guidato la Stella Rossa, in Turchia al Gaziantesport, in Arabia Saudita all’Al-Nassr, negli Emirati Arabi Uniti (Al-Nasr, Al-Jazira e Al-Shaab), in Inghilterra al Wolverhampton.

Ma tra un’esperienza all’estero e l’altra ha anche allenato varie squadre italiane, dal Catania al Palermo, fino alla Sampdoria, il Crotone, il Venezia e il Cagliari.

Walter Zenga: la vita privata

Oltre che conquistare il cuore dei tifosi con le sue parate, Walter Zenga è riuscito a conquistare anche quello di molte donne, basti pensare che si è sposato tre volte.

La prima con Elvira Carfagna, con la quale ha avuto anche un figlio, Jacopo Zenga. Il secondo matrimonio è stato invece con l’ex conduttrice tv Roberta Termali: da questa unione sono nati Nicolò e Andrea. Dopo la fine della storia con Roberta Termali è stato per qualche tempo il compagno di Hoara Borselli.

Il terzo e ultimo matrimonio è stato con Raluca Rebedea, da cui sono nati Samira e il suo quinto figlio, Walter Jr.

Chi è la moglie di Walter Zenga

Come detto in precedenza, nella sua carriera da allenatore Walter Zenga ha girato spesso il mondo. Proprio durante un volo tra l’Italia e la Romania, quando guidava la National Bucarest, ha conosciuto quella che è poi diventata la sua terza moglie: Raluca Rebedea.

Travel blogger, classe 1981 è di 21 anni più giovane dell’ex portiere. La storia tra i due è iniziata nel 2003, sei anni dopo è nata la loro prima figlia Samira e nel 2012 Walter Jr..

Walter Zenga: dove vive

La carriera di uno sportivo porta a soventi traslochi, è così che anche Walter Zenga negli anni ha spesso cambiato abitazione e anche nazione, in base alla squadra con cui si legava.

Con la moglie Raluca Rebedea ha però stabilito una sorta di base a Dubai, città dove ha allenato dal 2011 al 2013 l’Al-Nasr e in cui i suoi figli vanno anche a scuola.

Walter Zenga: le 7 curiosità

– E’ stato eletto per tre volte consecutive, dal 1989 al 1991, miglior portiere del mondo.

– E’ soprannominato Uomo Ragno. Un nomignolo che in realtà ha dal 1994, in precedenza il giornalista Gianni Brera lo aveva ribattezzato “Deltaplano”.

– Nel 2000 è stato uno dei postini della trasmissione C’è posta per te di Maria De Filippi.

– Nel 2008, quando allenava il Catania, è stato protagonista di una lite in diretta TV nel corso della trasmissione Stadio Sprint, diventata poi molto celebre, con il giornalista Enrico Varriale.

– Sogna di poter un giorno allenare la “sua” Inter.

-Attivo sui social attraverso il profilo Instagram.

– Nel corso della sua carriera ha percepito stipendi molto diversi in base alla squadra che ha allenato, al Palermo, ad esempio, aveva un ingaggio di 800.000 euro a stagione, al Crotone di 400.000.