Vittorio Gassman: tutto quello che nessuno ti ha detto sul “mattatore”

Vittorio Gassman: tutto quello che nessuno ti ha detto sul “mattatore”

Il nome di Vittorio Gassman è indelebile nel mondo del cinema. Una storia d’altri tempi, fatta di successi sul set e tantissimi traguardi personali…

Vittorio Gassman, l’indimenticabile: il suo è il percorso di un uomo brillante che ha attraversato milioni di cuori sull’onda di un ineguagliabile talento, attore dalla caratura straordinaria e imperitura nel fluido firmamento dello spettacolo. Scopriamo di più sulla sua biografia.

Chi era Vittorio Gassman e dove viveva?

Vittorio Gassman è nato a Genova, sotto il segno della Vergine, il 1° settembre 1922. Viveva a Roma, città in cui si è spento nel sonno, all’eta di 77 anni, il 28 giugno 2000. Attore, regista, sceneggiatore e scrittore con una carriera monumentale in ambito teatrale, cinematografico e televisivo, è considerato uno dei più importanti volti della commedia italiana insieme a colleghi del calibro di Alberto Sordi, Nino Manfredi e Ugo Tognazzi.

Vittorio Gassman

Fondatore e direttore del Teatro d’arte Italiano, è celebre in tutto il mondo per i film che lo hanno visto protagonista, ma anche per la storia dal sapore intenso e gravido di contorni straordinari in cui è cresciuto.

Vittorio Gassman è nato da padre tedesco, l’ingegnere civile Heinrich Gassmann, e madre nata a Pisa e di religione ebraica, Luisa Ambron, in un tessuto familiare in cui si innesta la vicenda – che non tutti conoscono -legata al cognome di famiglia…

La vita privata di Vittorio Gassman

La vita privata dall’attore è stata intensa, così come la sua carriera. Vittorio Gassman ha avuto tre mogli e altrettante compagne, donne che, come lui, orbitavano intorno alla stella polare del cinema. Amori spesso sbocciati sul set e impressi nelle cronache rosa consegnate al grandioso ritratto dell’artista.

La prima consorte è stata Nora Ricci (figlia di Renzo Ricci e Margherita Bagni), dalla quale ha avuto la primogenita Paola (anche lei attrice e poi moglie di Ugo Pagliai).

La seconda moglie è stata Shelley Winters, che lo ha reso padre di Vittoria (medico che vive negli States). Dalla relazione con la compagna (mai sposata) Juliette Mayniel è nato il figlio Alessandro Gassmann (anch’egli famoso attore e regista).

Diletta, l’ultima moglie di Vittorio Gassman

Il terzo ‘sì’ è arrivato con Diletta D’Andrea (già madre di Emanuele Salce, nato dalla precedente unione con il regista Luciano Salce), sua moglie fino alla fine e madre di Jacopo, regista, quarto e ultimo figlio di Vittorio Gassman.

Tra le relazioni che hanno costellato la vita privata di Gassman, quella con le attrici Anna Maria Ferrero (tra il 1953 e il 1960), e Annette Strøyberg (tra il 1961 e il 1963).

Vittorio Gassman o Vittorio Gassmann? Storia delle “due enne”

Non passa inosservata la differenza tra il cognome di Vittorio Gassman e quello del padre, Heinrich, e del figlio Alessandro (entrambi Gassmann). Le “enne” sono due in origine (dettaglio che figura anche sulla lapide dell’attore al Verano).

Alessandro Gassmann ha spiegato la sua scelta di “tornare alle origini” al Corriere della Sera: “Mi sono aggiunto una enne alla fine, non per recidere il legame con mio padre, che è sempre stato fortissimo. Ma per recuperare la storia familiare. Noi siamo ebrei. Io a metà, mio padre per intero”.

Il cognome perse la consonante finale nel 1934, quando la madre di Vittorio Gassman, rimasta vedova e con i figli da crescere in un contesto storico carico di orrori, cambiò non solo quello dei bambini ma anche il suo (in Ambrosi). Anche Leo, cantante figlio di Alessandro e nipote del grande Vittorio, si firma con la doppia enne.

Vittorio Gassman in 3 curiosità

– Soprannominato “il Mattatore“, è considerato uno dei più grandi artisti di tuti i tempi nel settore del cinema e del teatro.

– Noto per il suo umorismo, per lo spiccato anticonformismo e la schiettezza (talvolta invisa perché rubricata come irrispettosa), ha scelto di parafrasare la sua personalità e la sua intera esistenza con un curioso epitaffio: “Non fu mai impallato!”. Il significato? Era stato lo stesso attore a svelarlo, nel 1989, ai microfoni di Corrado Augias per Repubblica: “Sulla lapide si leggerà: Vittorio Gassman, fu attore. Poi una piccola chiosa, giù in fondo quasi illeggibile: Non fu mai impallato. È un termine tecnico cinematografico: è impallato ciò che si nasconde alla macchina da presa. Io mi sono sempre fatto vedere, mi sono esposto e, a teatro, credo addirittura d’aver avuto un certo coraggio, che per me, date le premesse, è il massimo“.

– Le sue ceneri sono state tumulate nella tomba della famiglia dell’ultima moglie, Diletta D’Andrea, al cimitero del Verano.