Vera Politkovskaja, figlia di Anna Politkovskaja, è stata tra gli ospiti di Che Tempo Che Fa nel febbraio 2023. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sulla sua storia.
Vera Politkovskaja è la figlia della giornalista russa Anna Politkovskaja ed è anche autrice del libro intitolato Una madre. La vita e la passione per la verità di Anna Politkovskaja, scritto con Sara Giudice. Partiamo alla scoperta della sua storia, tra biografia e vita privata…
Chi è Vera Politkovskaja?
Giornalista e autrice televisiva, Vera Politkovskaja è nata nel 1980 e ha perso la madre quando aveva 26 anni. È figlia di Anna Politkovskaja, la giornalista russa di Novaja Gazeta che fu uccisa il 7 ottobre 2006. Secondo quanto emerso, Vera Politkovskaja ha vissuto a Mosca fino all’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina e poi sarebbe fuggita in una località sicura con la famiglia.
Domenica a #CTCF da @fabfazio su @RaiTre avremo @robertosaviano e Vera Politkovskaja, figlia della giornalista simbolo uccisa in Russia, Anna Politkovskaja, con il libro “Una madre. La vita e la passione per la verità di Anna Politkovskaja”. pic.twitter.com/G6dsgJauFs
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) February 18, 2023
La vita privata di Vera Politkovskaja
Per quanto riguarda la vita privata di Vera Politkovskaja, sappiamo che, quando sua madre, giornalista simbolo uccisa in Russia nel 2006, fu uccisa aveva 26 anni e stava per diventare mamma a sua volta. Nel libro dedicato alla storia di Anna Politkovskaja, la figlia ha dipinto così il suo percorso:
“È sempre stata una persona scomoda, non solo per le autorità russe, ma anche per la gente comune che sfoglia un giornale e ne legge gli articoli. Purtroppo la maggioranza della popolazione russa crede a quello che le viene detto dagli schermi dei canali di Stato (…)“.
Questo il drammatico racconto del giorno dell’omicidio: “Il 7 ottobre 2006, il giorno in cui è stata uccisa, avevo 26 anni e mi stavo preparando a diventare madre. Fino ad allora avevo voluto credere che la sua popolarità in Occidente avrebbe potuto in qualche modo salvarla da possibili rischi o da una morte violenta. Mi sbagliavo. I dittatori hanno bisogno di offrire sacrifici umani per consolidare il loro potere“.
Vera Politkovskaja, in un passaggio del suo libro sulla madre riportato dal Corriere della Sera, ha descritto anche un ritratto della sua infanzia: “Quando mamma era via, in pratica non avevamo alcun contatto con lei, perché non esistevano linee telefoniche adeguate. Eppure non sono mai rimasta a casa ad aspettare che tornasse. Del resto, lei non l’avrebbe voluto. Mia madre era una donna estremamente indipendente e con questo spirito ha cresciuto anche noi“.