Nato e cresciuto a Roma, l’attore Valerio Mastandrea ha superato un’adolescenza difficile, alcuni problemi personali ed è arrivato in cima. Conosciamolo meglio!
Valerio Mastandrea nasce alla Garbatella (Roma) il 14 febbraio 1972 (sotto il segno dell’Acquario) e si approccia al mondo dello spettacolo in un modo piuttosto singolare. A vent’anni ha scritto a Maurizio Costanzo per poter partecipare alla sua trasmissione: il giornalista lo ha accolto e in breve tempo è diventato uno degli ospiti più frequenti del Maurizio Costanzo Show!
Da allora lo abbiamo visto in Fai bei sogni, Il grande salto, Figli, e moltissimi altri film, ma quanto conosciamo Valerio Mastandrea? Ecco alcune curiosità sull’attore italiano che (forse) non conoscevi.
Chi è Valerio Mastandrea, attore e regista
È stato cresciuto dalla madre. “Ha sempre lavorato come una bestia. Mi ha avuto a 19 anni e non ha mai smesso (…) so che è andata bene così, con una di quelle mamme che fondano sull’imperfezione la loro capacità di amare”, aveva raccontato in un’intervista a Repubblica del 2016.
È figlio di divorziati ed è a sua volta separato: “Noi dei ’70 siamo stato pionieri delle famiglie separate. All’epoca ero piccolo, non ho avuto il tempo di chiedere. A un certo punto cercavo riferimenti che non avevo. Però sono stato amato moltissimo nella mia famiglia imperfetta. Ci sono famiglie perfette molto più dannose (…)“, ha rivelato sempre a Repubblica.
Il suo primo approccio con il cinema arriva nel 1994: ha debuttato al cinema con Ladri di cinema di Piero Natoli. Il ruolo che ha ricoperto in Fai bei sogni (il film di Marco Bellocchio tratto dal celebre libro di Gramellini), a suo dire, lo ha segnato moltissimo.
Valerio Mastandrea: figlio, ex moglie e compagna
L’attore è stato fidanzato con la collega Paola Cortellesi, con cui è rimasto in ottimi rapporti: nel 2008, infatti, Valerio Mastandrea è a teatro insieme a Paola con Il Quarticciolo.
Dalla moglie Valentina Avenia, attrice e autrice televisiva, il 3 marzo 2010 ha avuto un figlio, Giordano. “Ho fatto provare a mio figlio tutti gli sport, vuole fare quello. Io preferirei facesse il medico. Faccio parte dei padri che vogliono i figli dottori per essere curati quando sarà il momento. E comunque non è detto che faccia il calciatore, si annoierà come me con la pallacanestro”, ha raccontato a Repubblica.it.
Nel novembre 2018, però, la notizia della loro separazione ha colpito i fan della coppia come un fulmine a ciel sereno. Nessun indizio aveva fatto presagire il peggio, finché, per la prima del film Ride Mastandrea si è presentato con un’altra donna, Chiara Martegiani, sua collega anche nella pellicola.
Curiosamente, nessuno dei due ha un profilo Instagram, ma Chiara ha un profilo Twitter.
Chi è la compagna di Valerio Mastandrea, Chiara Martegiani?
Nata il 12 agosto 1987 (Leone), qualcuno la ricorderà per Amici, ha partecipato all’edizione 2006/2007, ma è stata eliminata dopo circa un mese. Subito dopo il talent show di Maria De Filippi, ha iniziato a studiare recitazione.
Per lei e Valerio, la scelta di lavorare insieme e fare coppia nella vita non è stata semplice: “Mettere il rapporto, un rapporto lungo un anno e mezzo, alla prova del set e confrontarmici è stato un gesto, credo, di grande maturità. Era come provare a dire uniamoci davvero, entra nella mia vita, mettiamoci insieme come facevamo a 16 anni“, ha svelato l’attore, parlando del film Ride, a Vanity Fair.
5 curiosità su Valerio Mastandrea
– Valerio Mastandrea era molto amico con Mattia Torre, sceneggiatore di Boris e La linea verticale (in cui era protagonista proprio Mastandrea) scomparso nel 2019. L’attore è stato protagonista di un monologo molto condiviso sulla gioia della paternità, scritto proprio da Torre.
– Mastandrea vive a Roma, si presume nel quartiere Testaccio, come traspare da alcune sue interviste pubblicate sul web.
– Secondo un’analisi della Fondazione Giuseppe di Vittorio, Mastandrea nel 2018 avrebbe guadagnato 300mila euro a film.
– Durante la puntata di Dinner CLub in cui è protagonista, ha dichiarato che non ha mai mangiato i formaggi (e le cose bianche in generale), solo il parmigiano.
– Sempre a Dinner Club afferma di soffrire della “sindrome di Romolo” (da lui definita così) tale per cui ogni romano, quando esce dalla città, tende a confrontare ogni luogo con quello della Capitale.