Chi è Valerio Caprara, noto critico cinematografico che compare nel documentario su Mario Merola. Scopriamo i dettagli della sua vita.
Famoso critico cinematografico, Valerio Caprara è una figura nota nel cinema italiano. Il critico è conosciuto per la sua profonda esperienza nel cinema e per il suo enorme contributo alla critica cinematografica che l’hanno reso una figura di spicco. In più, il critico compare nel documentario dedicato alla figura di Mario Merola. Ma scopriamo tutti i dettagli sulla sua vita.
Chi è Valerio Caprara: biografia e carriera
Valerio Caprara è nato a Roma il 16 luglio del 1946 sotto il segno del Cancro. Il padre era Massimo Caprara, politico, deputato e noto giornalista, mentre la madre era Elena Ambrosi de Magistris.
Trascorre l’adolescenza prima a Portici e poi a Napoli, dove si diploma al liceo classico Jacopo Sannazaro al Vomero. Successivamente torna a Roma dove si laurea in lettere moderne all’Università La Sapienza. Da quel momento inizia a collaborare all’università con l’italianista e critico letterario Walter Pedullà.
Dal febbraio 1979, invece, lavora come critico cinematografico per il quotidiano “Il Mattino”.
Ha anche insegnato Storia e critica del cinema alla Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università degli studi di Napoli “L’Orientale” ed è stato docente a contratto di Storia del cinema per il corso di Laurea magistrale alla Facoltà di Scienze della formazione dell’Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa.
In più, Caprara è stato direttore artistico degli Incontri Internazionali del Cinema di Sorrento e attualmente è anche Presidente della giuria del Pietrasanta Film Festival.
Negli anni ha pubblicato molti libri e saggi, e ha collaborato alla redazione di annuari, enciclopedie e dizionari.
Valerio Caprara: la vita privata
Il critico cinematografico è molto riservato sulla sua vita privata e non si conosce la sua situazione sentimentale.
Curiosità
-Nel corso della carriera Caprara ha avuto numerosi riconoscimenti, come il premio Meccoli per la critica cinematografica nel 1997 e nel 2015 il Premio De Sica.
