Chi è vaccinato può ammalarsi di Covid? La risposta è sì, ma c’è un motivo: ecco la causa e i sintomi più frequenti.
La campagna vaccinale sta proseguendo a grande ritmo anche in Italia. Secondo i dati del Governo, aggiornati al 24 settembre 2021, più del 77% della popolazione con più di 12 anni d’età è ormai vaccinata al Covid. Nonostante questo, continua a essere piuttosto alto il numero dei contagiati, e in molti si pongono una domanda: chi è vaccinato può ammalarsi di Covid-19? La risposta è sì. Ma qual è la causa e quali sono i sintomi principali per riconoscere il contagio?
Covid: ecco perché anche un vaccinato può ammalarsi
Non ci sono ormai più dubbi scientifici sull’efficacia dei vaccini da Covid per prevenire il contagio. Nella gran parte dei casi i vari vaccini approvati dalla comunità scientifica internazionale riducono al minimo il rischio di infettarsi e di contagiare. Tuttavia, nessuno può azzerare del tutto questo rischio. Nessun vaccino, nemmeno quelli per altre malattie, garantiscono una protezione totale da una malattia. La possibilità che dunque una persona vaccinata venga contagiata è reale, anche se non accade spesso.
Solitamente i casi di vaccinati colpiti dal virus riguardano soprattutto individui dal sistema immunitario fragile. Ma come avviene il contagio per un vaccinato? Nello stesso modo in cui avviene per una persona non sottoposta al siero. Quello che cambia è la reazione del sistema immunitario. Come riferito da Humanitas, in una persona vaccinata gli anticorpi si attivano non appena il sistema immunitario riconosce il virus Sars-CoV2 e impediscono l’infezione legandosi alla proteina Spike, quella utilizzata dal virus come chiave d’accesso alle cellule. Fermando la Spike, bloccano il virus rendendolo di fatto impotenente ed eliminandolo dall’organismo.
I sintomi in un vaccinato
Cosa succede però se il sistema immunitario non riesce a fermare il virus? In questo caso anche un vaccinato verrà infettato e presenterà sintomi simili a quelli di ogni altro contagiato: tosse, alterazione della temperatura, raffreddore. Tuttavia, i vaccinati tendono a sviluppare quasi sempre forme lievi della malattia, e quindi anche la sintomatologia sarà ridotta nel tempo e nell’aggressività rispetto a quella che colpisce una persona priva di copertura vaccinale. Ad ogni modo, bisogna sottolineare che chi sviluppa dei sintomi è in grado anche di trasmettere il virus con più facilità. Si consiglia quindi di prestare in questo caso la dovuta attenzione.
Al di là di queste eventualità, che restano delle eccezioni, continua ad essere fondamentale vaccinarsi e procedere anche con i necessari richiami, che permettono anche di difendersi dalle possibili variazioni del virus. Come d’altronde fondamentale resta anche l’utilizzo delle giuste misure di sicurezza, come l’uso della mascherina in luoghi chiusi, il distanziamento fisico e la corretta igienizzazione delle mani.