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Chi è Tuccio Musumeci, il grande attore di cinema e teatro

Telecomando e televisione

Tuccio Musumeci è un magnifico interprete di teatro, la sua più grande passione, ma che non gli ha precluso la carriera al cinema e in tv.

Da Milano a New York, da Napoli a Buenos Aires, il talento di Tuccio Musumeci gli ha consentito di calcare i maggiori palcoscenici nazionali e internazionali. Proprio il teatro rappresenta il suo habitat naturale, dove esprimere a pieno tutto il suo repertorio, che travalica ere e mode fuggiasche. Nel corso della sua lunga e fortunata carriera, non si è comunque sottratto alle partecipazioni in film, dando prova di un’eccellente versatilità artistica. Ecco chi è, le scritture principali e la sfera privata di un performer rimasto sulla cresta dell’onda grazie alla mimica da burattino e la vis comic innata.

Tuccio Musumeci: biografia e carriera

All’anagrafe Concetto Musumeci, nasce in quel di Catania il 20 aprile 1934, sotto il segno zodiacale dell’Ariete. Intraprende l’attività di artista esibendosi in show di cabaret e avanspettacolo con Pippo Baudo durante gli anni Sessanta. La svolta avviene con la costituzione del Teatro Stabile della sua città, dove comincia a lavorare in opere teatrali, perlopiù comiche, sia in lingua italiana che in dialetto siciliano. Tra i primi successi, Il berretto a sonagli di Luigi Pirandello, a cui ne seguiranno tanti altri, come, ad esempio, Cronaca di un uomo di Giuseppe Fava, Il Consiglio d’Egitto di Leonardo Sciascia, Pipino il breve di Tony Cucchiara e Classe di Ferro di Aldo Nicolaj.

L’esordio cinematografico (non accreditato) risale al 1963 ne Il gattopardo di Luchino Visconti. Assume, poi, le sembianze di Pasquale in Mimì metallurgico ferito nell’onore (1972) di Lina Wertmüller, con Giancarlo Giannini e Mariangela Melato. Quindi, appare in Virilità di Paolo Cavara e in Porte aperte (1990) di Gianni Amelio, che gli affida il ruolo dell’avvocato Spatafora, in un lungometraggio con Gian Maria Volonté ed Ennio Fantastichini.

Col nuovo millennio porta avanti la professione vestendo i panni di Totò ne La matassa (2009) di Ficarra e Picone e di Salvo Lima ne Il delitto Mattarella (2019) di Aurelio Grimaldi, pellicola dedicata alla figura del politico Piersanti Mattarella, ucciso dalla Mafia mentre presiedeva la Regione Sicilia. In termini di contributo sul piccolo schermo spicca la parte del padre di Saverio (Claudio Gioè) in Makari di Michele Soavi. Dal 2008 ricopre la carica di direttore artistico del Teatro Vitaliano Brancati di Catania.

Tuccio Musumeci: la vita privata

È padre di Matteo, compositore, e Claudio, che ne ha seguito le orme. Risiede a Catania e sui social ha una pagina Facebook ufficiale. Non è noto il patrimonio.

6 curiosità su Tuccio Musumeci

– Per la sua performance nel ruolo di Pipino il Breve ha ricevuto nel 1985 il premio Italian – American Forum al Mark Hellinger Theatre di New York.

– È stato guest star in una puntata di Don Matteo 8, impersonando il suocero del maresciallo Cecchini (Nino Frassica).

– Nonostante lo abbiano spesso invitato alle partite casalinghe del Catania, non segue il calcio né qualsiasi altro sport.

– La passione per il teatro nasce perché i genitori lo accompagnavano da bambino a vedere le grandi compagnie siciliane.

– Ha vissuto poco a Catania da ragazzo, avendo studiato a Modena.

– La sua famiglia, i Gaetani, è una dinastia di medici. Si aspettavano imboccasse tale strada, ma l’amore per il palcoscenico è stato più forte di tutto.

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ultimo aggiornamento: 10 Febbraio 2022 9:50

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