Ama indossare vestiti da donna, pur mantenendo la sua identità maschile: ecco quello che abbiamo scoperto su Stefano Ferri, famoso scrittore ed imprenditore.
Esperto di comunicazione e di giornalismo, Stefano Ferri è una delle penne più amate degli ultimi anni. Ha già diversi libri nel suo curriculum e ha avviato la sua attività imprenditoriale nell’ambito delle pubbliche relazioni. Ma è anche conosciuto perché è un famoso crossdresser: da anni indossa unicamente abiti da donna, pur mantenendo la sua identità maschile. Scopriamo qualcosa in più sul suo conto.
Stefano Ferri, la biografia
Nato a Milano l’11 giugno 1966, sotto il segno zodiacale dei Gemelli, Stefano Ferri ha sempre amato le parole e la scrittura. Dopo essersi diplomato presso il liceo classico, ha studiato Scienze Politiche all’Università Cattolica di Milano e ha poi affinato le sue competenze con un Master Publitalia in Comunicazione d’Impresa.
Stefano è un giornalista e un pubblicitario professionista, con molti anni di esperienza soprattutto nel settore del turismo d’affari e nelle pubbliche relazioni. Per 4 anni ha diretto una delle più importanti riviste del comparto congressuale, lavoro che ha lasciato quando ha deciso di cambiare radicalmente vita.
Oggi è un imprenditore, dedito principalmente alla sua agenzia che offre consulenza strategica per organizzatori di eventi e fornitori di servizi. Nel 2010 ha pubblicato inoltre il suo primo libro, cui hanno fatto seguito grandi successi quali Il bambino che torna da lontano e La ricompensa.
Nel 2020, in pieno lockdown da Covid-19, ha scritto un altro libro, Crossdresser. Stefano e Stefania, le due parti di me, in cui si è raccontato più dal punto di vista personale.
Stefano Ferri, la scelta da crossdresser
Per anni ha combattuto contro un istinto che lo spingeva a mettere in mostra il suo lato femminile (la sua “Stefania”, come la chiama lui), ma alla fine ha ceduto. Oggi Stefano è uno dei più famosi crossdresser d’Italia, ovvero una persona che preferisce indossare abiti del sesso opposto. Nel suo armadio ci sono gonne, camicette e scarpe col tacco, che porta ormai quotidianamente.
Se in un primo momento ha fatto fatica ad accettare questo suo cambiamento, con l’aiuto di uno psicologo è riuscito ad accettare il suo bisogno di manifestare questo lato della sua personalità. Purtroppo, Stefano ha dovuto rinunciare al suo posto di lavoro – era direttore di un’importante magazine – perché non era più ben accetto. Ma con la sua nuova vita è ora molto più felice.
La vita privata di Stefano Ferri
Lo scrittore non ha mai fatto segreto di quella che è la sua sfera più intima. Sebbene ami vestire da donna, si sente uomo a tutti gli effetti e non ha alcuna tendenza omosessuale. È sposato dal 4 novembre del 2000 e alcuni anni fa ha avuto una splendida bambina. Sua moglie, arrivata prima che Stefano decidesse di cambiare definitivamente il suo guardaroba, ha saputo accettare di buon grado la situazione, però non in un primo momento.
“Cominciammo una terapia di coppia per evitare il divorzio: andammo al consultorio, e una psicoterapeuta indirizzò mia moglie da una psicologa e me da una psichiatra. Ho cominciato ad avvertire attrazione verso gli abiti femminili a 9 anni e mi sono affrettato a negarla per vergogna, ho indossato il primo abito femminile a 36: ci ho messo 27 anni a capirmi. Come potevo pensare che mia moglie ci riuscisse subito? Ci ha messo 10 anni” ha raccontato a Vanity Fair.
Oggi Stefano e la sua bellissima famiglia vivono a Milano, l’unica città in cui – stando alle parole dello scrittore, pronunciate nel corso della presentazione di uno dei suoi libri – “avrei potuto vivere senza passare per un depravato esibizionista, nell’Italia ante Cirinnà“. Sul suo profilo Instagram ci sono tantissime foto che lo ritraggono con i suoi splendidi look.
5 curiosità su Stefano Ferri
-Uno dei suoi autori preferiti è Stephen King, il re dell’horror.
-Tra i suoi hobby, c’è il collezionismo: raccoglie la musica dei Beatles e i video storici della Nazionale italiana di calcio.
-Nel tempo libero suona la chitarra classica.
-La sua prima gonna l’ha vista in un negozio nel 2002, come ha raccontato a Vanity Fair. “Chi ho messo tre mesi a comprarla – dice -. Poi, da allora, in pochi mesi cominciai a fare shopping nei reparti da donna, poi iniziai con i tacchi. Il mio guardaroba, dall’inizio del 2009, due settimane prima che nascesse mia figlia, non ha più annoverato nessun capo maschile“.
-Aveva timore di dire che era un crossdresser ai suoi genitori. “Quando andavo a trovare i miei indossavo sempre lo stesso paio di jeans. L’ho fatto per anni: è stato proprio questo a impensierire mio padre. Non riuscivo a dirgli nulla: è un uomo nato nel 1925 e temevo non potesse capire. Invece ha capito. Oggi è il mio editor” ha raccontato ancora a Vanity Fair.
Fonte foto: https://www.instagram.com/stefano3017/