Simona Quieti Risoli è stata tra le protagoniste di una puntata di Oggi è un altro giorno nell’edizione 2022 e la sua storia ha fatto il giro d’Italia: ecco chi è e perché il suo caso è finito sui giornali.
Simonetta Quieti Risoli è la donna che, via social e carta stampata, ha lanciato un appello per trovare la mamma anni dopo essere stata adottata. Le sue parole sono state raccolte dalla testata Il Gazzettino e la vicenda è stata presentata anche su Rai 1: ecco tutto quello che è emerso sulla sua biografia e sulla sua vita privata…
Chi è Simonetta Quieti Risoli e dove vive?
Simonetta Quieti Risoli è nata a Noale (Venezia) il 7 settembre 1965 sotto il segno della Vergine. Vive a Firenze e la sua storia è approdata negli studi di Serena Bortone, a Oggi è un altro giorno, dopo aver fatto il giro d’Italia con la sua ricerca della madre biologica. La “mamma di pancia“, come lei la chiama, che la partorì e che poi la diede in adozione…
La vita privata di Simonetta Quieti Risoli
Per quanto riguarda la vita privata, riporta Il Gazzettino, di Simonetta Quieti Risoli si sa che per anni ha cercato la madre, Gabriella, che la mise al mondo ancora 16enne nel 1965. Dopo la sua nascita, la donna sarebbe stata costretta a darla in adozione per evitare lo scandalo vista la sua giovane età.
Proprio ai microfoni del quotidiano Il Gazzettino, Simonetta Quieti, che ha una figlia di nome Charlene, ha lanciato il suo appello per trovare informazioni sulla mamma biologica e conoscere chi le sarebbe stato accanto quando si separò da lei dopo il parto. Per anni impegnata in una lunga ricerca, Simonetta Quieti sarebbe riuscita a trovarla, ma troppo tardi perché era già deceduta: “È morta nel 1975, quando io avevo 10 anni…“.
Attraverso il racconto che lei stessa ha fatto al giornale, rilanciato su Facebook, si scopre che è stata adottata da una famiglia toscana e per anni ha vissuto ad Arezzo. Una volta cresciuta, ha maturato la voglia di conoscere le sue origini e la madre biologica, cosa che fino al 2013 non le è stata possibile per via della “legge dei 100 anni“. Avrebbe incontrato così i parenti in linea materna, ma spera ancora di trovare altre risposte alle sue domande: “Vorrei sapere di più da chi ha conosciuto quella ragazzina bellissima al momento del parto, mia madre, e sapere se era triste, perché era sola…“.
