Eitan è l’unico sopravvissuto alla strage della funivia Stresa-Mottarone del 23 maggio 2021. Un bimbo che ha perso i genitori ed è finito al centro di un caso di presunto rapimento da parte del nonno, Shmuel Peleg.
Shmuel Peleg è il nonno materno di Eitan Biran, il bimbo di 6 anni unico sopravvissuto al disastro del Mottarone in cui persero la vita 14 persone, compresi i suoi genitori e il fratellino di 2 anni, Tom. Mesi dopo la tragedia, sull’uomo si sono accesi i fari di un’inchiesta aperta dalla Procura di Pavia con l’ipotesi di sequestro di persona aggravato. Un caso esploso dopo che il piccolo sarebbe stato portato dal nonno a Tel Aviv, Israele, senza l’autorizzazione del tutore legale, la zia paterna Aya Biran.
Chi è Shmuel Peleg e dove vive?
Shmuel Peleg è il nonno materno di Eitan, indagato dalla Procura di Pavia per sequestro di persona aggravato dopo aver portato con sé il bimbo – unico sopravvissuto della sua famiglia nella strage di Stresa-Mottarone – in Israele senza autorizzazioni. Secondo quanto ricostruito e riportato da Repubblica, in passato Peleg avrebbe lavorato nella compagnia aerea israeliana Elal, è stato un militare e sarebbe stato impiegato nei servizi segreti.
L’uomo è il padre di Tal Peleg, la madre di Eitan morta nell’incidente della funivia del 23 maggio 2021 con il marito, Amit Biran, e il loro figlio minore Tom, 2 anni. Il nonno di Eitan vive a Petah Tikva, non lontano da Tel Aviv, e si sarebbe difeso dalle accuse di aver sottratto il minore attraverso una serie di dichiarazioni a un’emittente locale.
🔴 #Verbania #23maggio, incidente funivia Stresa-Alpino-Mottarone: concluso il lavoro dei 30 #vigilidelfuoco impegnati per l’ispezione della cabina precipitata e per il recupero dei corpi privi di vita delle 13 vittime [20:30 #23maggio] pic.twitter.com/WLbjMVtae8
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) May 23, 2021
Shmuel Peleg: il caso di Eitan e l’accusa di sequestro di persona
Dopo la notizia delle indagini avviate su Shmuel Peleg per il presunto rapimento di Eitan, anche l’ex moglie Esther Cohen Peleg sarebbe stata iscritta nel registro degli indagati. “Eitan è cittadino italiano, è arrivato in Italia a un anno, la sua casa è a Pavia dove è cresciuto. Tutto il suo percorso di vita è stato a Pavia“. Così Aya Biran-Nirko, la zia paterna del piccolo nominata tutrice legale, riporta Agi, ha parlato dopo che il bambino è stato portato dal nonno materno in Israele.
Per compiere il viaggio, Shmuel Peleg avrebbe preso un volo privato da Lugano, in Svizzera, e la Procura di Pavia ha aperto un fascicolo per sequestro di persona. La famiglia paterna del minore ha espresso preoccupazione, e la zia ha anche aggiunto un presunto ritratto del nonno materno: “Shmuel Peleg è stato condannato per maltrattamenti nei confronti della ex moglie, la nonna materna. Chiedo anche alle autorità israeliana di guardare in profondità nelle cartelle cliniche pubbliche e non private per scoprire la verità sullo stato di salute mentale e fisico della zia materna, di guardare le pregresse gravi condanne nei confronti del marito attuale della nonna materna. Con questi presupposti è impossibile che l’autorità israeliana possa prendere in considerazione le richieste di adozione o affidamento avanzate dalla famiglia materna. Sono sicura e piena di speranza che le autorità israeliane collaboreranno con quelle italiane per garantire il ritorno di Eitan a casa“.
Dal canto suo, Shmuel Peleg si sarebbe difeso dalle accuse – dopo la notizia degli arresti domiciliari cui sarebbe stato sottoposto a Tel Aviv – parlando a una tv israeliana: “Ho attraversato la frontiera con la Svizzera regolarmente (…). Ho perso la fiducia nel sistema giudiziario italiano“.