Chi è Shimon Hayut: la storia dietro “Il Truffatore di Tinder” su Netflix

Chi è Shimon Hayut: la storia dietro “Il Truffatore di Tinder” su Netflix

Il suo nome è legato a un caso denso di sfumature e ombre, raccontato in un documentario trasmesso su Netflix e intitolato “The Tinder Swindler”, “Il Truffatore di Tinder”. Ecco chi è Shimon Hayut e qual è la sua storia…

Shimon Hayut è l’uomo che avrebbe ispirato il docu-film Netflix Il Truffatore di Tinder, disponibile dal 2 febbraio 2022 sulla celebre piattaforma. La storia di un 31enne passato alle cronache per le presunte truffe da capogiro (intorno ai 10 milioni di dollari in totale, riporta Forbes), ordite sotto mentite spoglie (spacciandosi per un ricchissimo rubacuori, Simon Leviev) ai danni di decine di donne dietro l’iniziale promessa di una vita da sogno tra viaggi in jet privato e hotel di lusso…

Chi è Shimon Hayut e dove vive?

La storia di Shimon Hayut ricalcherebbe in parte quella di Anna Delvey, sedicente ereditiera tedesca poi finita a processo e condannata dopo anni di truffe ai danni dei più alti nomi di New York. Per anni si sarebbe finto un miliardario di nome Simon Leviev e, presentandosi sulla app di incontri online come “principe dei diamanti” e finto figlio del vero magnate Lev Leviev, avrebbe macinato inganni su inganni attraverso Tinder.

Un sistema che si sarebbe mosso sul perimetro di uno “schema Ponzi“: prima la circuizione delle vittime con modi da principe, generosi doni, promesse e racconti fantasiosi, poi la bugia di essere in pericolo e la richiesta di donazioni ingenti di denaro per ripristinare la sua sicurezza, infine l’addio alla vittima di turno e il passaggio a quelle successive. Alla fine, secondo quanto emerso, avrebbe speso centinaia di migliaia di dollari per ogni donna usando i soldi ricevuti dalla precedente, per passare alle successive seguendo lo stesso impianto di menzogne e raggiri.

Nato a Bnei Brak, a est di Tel Aviv, Shimon Hayut avrebbe cambiato nome senza avere alcun legame con la nota famiglia israeliana dei Leviev. Sarebbe fuggito da Israele nel 2011 per scampare a un processo per frode e in Finlandia, dove avrebbe vissuto per diverso tempo, avrebbe coltivato la rete di truffe oggi al centro del documentario su Netflix. 

Per queste condotte attribuitegli, avrebbe scontato 2 anni in un carcere finlandese e, nel 2017, dopo il rilascio sarebbe tornato in patria per poi darsi nuovamente alla fuga. Nel 2019 sarebbe stato individuato e arrestato in Grecia, infine estradato in Israele per scontare la pena. Avrebbe però scontato solo 5 mesi dei 15 previsti, grazie a uno sconto per buona condotta. Tornato in libertà, nega le accuse e avrebbe espresso la volontà di raccontare la sua versione dei fatti dopo l’uscita del docu-film.

Da Shimon Hayut a Simon Leviev la storia del presunto “truffatore di Tinder”

La storia di Shimon Hayut è sbarcata su Netflix con Il Truffatore di Tinder nutrendo un importante bacino di curiosità nel pubblico. Secondo quanto riferito dall’Ansa in merito al suo profilo, tramite la nota app avrebbe conquistato la fiducia di decine di donne facoltose cucendosi addosso un’identità completamente falsa. Quella di Simon Leviev, appunto, sedicente figlio di un magnate che poi avrebbe finito per chiedere alle sue vittime somme ingenti dopo averle inizialmente ricoperte di attenzioni extra lusso.

La pellicola è diretta da Felicity Morris e ricalca la vicenda, balzata in testa alle cronache anni fa, che si sarebbe conclusa con la denuncia da parte di alcune delle donne finite nel suo mirino. Secondo gli elementi ricostruiti finora, avrebbe usato parte degli imponenti prestiti per mantenere vivo il circuito di inganni (pagando jet privati e cene mozzafiato alle successive vittime che, alla seguente richiesta di aiuto economico per non meglio precisati problemi di sicurezza personale, non gli avrebbero detto di no).