Tra i portieri più acclamati della Serie A, scopriamo qualcosa in più su Sebastian Frey, ritiratosi dai campi di calcio nel 2015.
Tra i giocatori stranieri più presenti in Serie A, Sebastien Frey ha disputato ben 446 raggiungendo quasi i livelli di sportivi del calibro di Javier Zanetti o José Altafini. Francese, è approdato nel campionato italiano nel 1998 con la maglia dell’Inter.
La biografia di Sebastien Frey
Nato a Thonon-les-Bains il 18 marzo del 1980, ha iniziato a respirare sport già da piccolissimo. La sua famiglia vanta tantissimi calciatori: il nonno André è stato difendore per Metz e Tolosa, il padre Raymond, ex portiere, ha giocato fino alla seconda divisione francese, e il fratello Nicolas è stato un calciatore professionista.
La carriera di Sebastien Frey
Cresciuto nella squadra francese del Cannes, ha esordito nel calcio professionistico il 20 settembre 1997. Sebastien Frey è approdato sui campi da calcio italiani nel 1998 con la maglia dell’Inter e ha indossato, nel corso della sua carriera, i colori del Verona, Parma, Fiorentina e Genoa.
Ha subito numerosissimi infortuni dai quali, tuttavia, è riuscito a risollevarsi e ha concluso la carriera da portiere con la squadra turca del Bursaspor per 5 milioni di euro.
Nel 2015 ha annunciato il ritiro dal calcio e, l’anno successivo, in occasione di Euro 2016 è stato opinionista a Parigi per Sky Sport.
La vita privata di Sebastien Frey
È stato sposato con Roberta dalla quale ha avuto due figli: Daniel, nato nel 2002 e che dal 2021 gioca come centrocampista nella Cremonese, ed Elsa, nata nel 2004.
5 curiosità su Sebastien Frey
– Appassionato di motori, possiede una Ferrari Enzo di tiratura limitata e una Mini personalizzata
– Nel 2019 ha rischiato di morire a causa di un virus che lo aveva completamente debilitato
– Si è salvato dall’attacco del 14 luglio 2016 sulla Promenade des Anglais per un ritardo fortuito
– È buddista, si è convertito in seguito ad un trauma contusivo alla tibia che lo ha costretto ad alcuni mesi di stop
– Fa parte del progetto Wine of the Champions di Fabio Cordella per la produzione di vino con il suo nome