Chi era San Valentino: la storia del Santo “degli innamorati”

Chi era San Valentino: la storia del Santo “degli innamorati”

Conoscete proprio tutto sul 14 febbraio, giornata dedicata all’amore meglio nota come San Valentino? Forse non tutti sanno chi era davvero il patrono degli innamorati: ecco la sua storia…

San Valentino è il 14 febbraio, data in cui si “celebra” l’amore e gli innamorati solitamente si scambiano un dono. Dietro questa festa ad alto tasso di dolcezza e romanticismo c’è la storia, o meglio “una” storia (di cui non si hanno certezze concrete), che riguarda il Santo eletto a patrono di questa occasione. Proviamo a capire di più, tra realtà e leggenda

Chi era San Valentino: la biografia

La storia di San Valentino, il “Santo degli innamorati“, non è romantica come si potrebbe pensare fermandosi soltanto alla sua cornice di “festa dell’amore”. Secondo la leggenda fu vescovo di Terni, la sua storia si collocherebbe tra il II e III secolo d.C., e regalava alle coppie di fidanzati delle rose per riportare la pace o augurare loro una vita felice.

Venerato da Chiesa cattolica, ortodossa e anglicana, noto anche come San Valentino da Interamna, è ritenuto pure Santo protettore degli epilettici. Questo sulla base di un’altra declinazione della storia secondo cui era dotato della capacità di curare le persone affette da disturbi neurologici ed epilessia. Seguendo questa cornice del racconto, Valentino fu convocato a Roma dal filosofo Cratone perché aiutasse il figlio, affetto da un grave disturbo neurologico. Il futuro santo accettò, ma solo a patto della conversione del filosofo e della sua famiglia al cristianesimo. Guarito il giovane, tutti si convertirono.

Il martirio di San Valentino

Secondo la leggenda, per gran parte intrisa di misteri e interrogativi, Valentino fu imprigionato e decapitato nella notte a Roma. Sarebbe successo il 14 febbraio 347. Il suo corpo sarebbe stato poi trasportato a Terni per la sepoltura dai discepoli Proculo, Efebo e Apollonio, a loro volta torturati e uccisi.

Perché il martire Valentino è diventato il Santo degli innamorati? Anche qui leggenda vuole che la festa che porta il suo nome, collocata a metà febbraio, sia nata intorno al 496 d.C. su impulso di papa Gelasio. L’allora pontefice avrebbe imposto così un’impronta più vicina ai lineamenti cristiani a quella che era l’antica architettura dei riti pagani per la fertilità, i Lupercalia, durante i quali le donne, in gravidanza o nel desiderio di avere un figlio, si facevano frustare per strada da uomini nudi devoti al dio Luperco affinché il loro sogno di maternità si traducesse in realtà. Riti così spinti e licenziosi da essere quindi soppiantati dall’immagine più romantica della festa di San Valentino proprio per mano della Chiesa.

La data sarebbe stata dunque anticipata dal 15 al 14 febbraio (giorno del martirio), ascrivendo al Santo di Terni il ruolo di patrono degli innamorati nel percorso di un’unione da coronare con la nascita dei figli… La festa dell’amore deve la sua chiave più moderna all’opera di Geoffrey Chaucer, autore de Il Parlamento degli Uccelli in cui si associano le figure di Cupido e San Valentino.

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