Salvador Dalì è stato il più grande pittore del Surrealismo, ma Amanda Lear ne conobbe anche il lato umano: i due ebbero una lunga storia.
Lei aveva da poco superato i 20 anni, lui i 60 e aveva una moglie, il che rese il rapporto un ménage a trois. Amanda Lear e Salvador Dalì ebbero una storia di ben 16 anni, frutto di un’incredibile affinità. Il pittore la chiamava “mio angelo” e se ne servì come musa. Massimo esponente della corrente surrealista, segnò profondamente il panorama artistico mondiale del XX secolo. Facciamo un salto indietro e scopriamone i punti principali della sua vita.
Salvador Dalì: biografia e carriera
Nacque l’11 maggio 1904, sotto il segno del Toro, a Figueres, un piccolo villaggio immerso in Catalogna. Frequentò la scuola d’arte e nel 1919 venne organizzata la sua prima mostra personale. Nel corso della propria carriera, creò oltre 1.500 opere. Alcune ottennero la fama planetaria e rappresentano a pieno la genialità del maestro. In gioventù realizzò principalmente paesaggi ritraenti le campagne dov’era cresciuto, quali Paesaggio fluviale, Paesaggio vicino Figuereso Anatra.
In seguitò, sfornò vari autoritratti, tra cui Autoritratto nello studio, Autoritratto e Autoritratto cubista. Raffigurò pure le persone incontrate nel corso della sua esistenza in Ritratto del padre, Ritratto del violoncellista Richardo Pichot e Ritratto di Luis Buñuel.
Fra i quadri maggiormente apprezzati e riprodotti spicca poi La persistenza della memoria: oggi conservato presso il Museum of Modern Art di New York, celava un profondo significato simbolico. I tre orologi molli catturano l’attenzione di chi lo guarda, nonostante sullo sfondo vi sia l’incantevole paesaggio costiero di Port Lligat. La riflessione dell’autore verte sull’inesorabile scorrere del tempo. La coda di rondine, realizzata nel 1983, fu l’ultima opera. Il 23 gennaio 1989 morì nella sua Figueres per un infarto.
Salvador Dalì: la vita privata
Il 30 gennaio 1934 sposò Gala e le rimase sempre accanto fino al giorno della morte. La coppia, che non ebbe mai figli, ebbe un’unica dimora fissa: il castello di Pùbol, acquistato nel 1968. Malgrado sia difficile la valutazione, il patrimonio di Dalì ammonterebbe a oltre 300 milioni di euro e, oltre all’omonima fondazione, ha anche lo Stato spagnolo fra gli eredi universali.
Chi era Gala Éluard Dalì, la moglie di Salvador Dalì
Nacque il 7 settembre 1894, sotto il segno della Vergine, a Kazan, in Russia, e morì il 10 giugno 1982 a Portlligat. Modella, artista e mercante d’arte, fu il soggetto di diverse opere del marito. In precedenza, convolò a nozze con Paul Éluard, dal quale divorziò. La brillante gestione del denaro fu decisiva per consentire a lei e Dalì dei notevoli guadagni. Ebbe l’idea di contattare un principe, tra i più ricchi collezionisti d’arte dell’epoca, e insieme stilarono una lista di dodici sostenitori che si sarebbero impegnati a supportare Dalì, ognuno per un mese, per la durata complessiva di un anno.
10 curiosità su Salvador Dalì
– I genitori gli diedero il nome del fratello morto di meningite prima della sua nascita e lo allevarono facendogli credere di esserne la reincarnazione. Questa idea contribuì a seminare il germe della pazzia in Dalì, convinto di essere la causa della morte del fratello.
– Nel 2016 fu espulso dall’Accademia d’Arte prima di poter sostenere gli esami, poiché affermò che nessuno dei docenti avrebbe potuto giudicare un genio come lui.
– Incontrò, a Roma, nel 1954 Papa Pio XII, a cui donò La Madonna di Portlligat.
– Nel 1980 perse le capacità cognitive e un tremore alle mani. A causarlo un errore grave da parte della consorte nella somministrazione di alcuni farmaci.
– Nel 1982 il re Juan Carlos I gli conferì il titolo di Marchese di Pùbol.
– Dopo la morte della moglie cadde nella disperazione, tentando il suicidio in vari modi.
– L’autoritratto con i baffi ha persino influenzato la cultura pop: impossibile dimenticare la maschera indossata dai protagonisti de La casa di Carta, che ne riproduceva le fattezze.
– Realizzò anche sculture.
– Collaborò con Walt Disney in veste di regista e sceneggiatore.
– Fu autore di illustrazioni di libri per bambini.