Chi era Roberto Silva, il re di Chanteclair e Quasar vittima di un atroce destino

Chi era Roberto Silva, il re di Chanteclair e Quasar vittima di un atroce destino

Sotto il suo nome un impero nel settore dei prodotti per la casa, una carriera di successo e tante passioni. Scopriamo chi era il manager Roberto Silva.

Il 14 maggio 2019 la vita di Roberto Silva si è spenta. Il decesso del re dei detersivi Chanteclair e Quasar è avvenuto all’ospedale di Cisanello, a Pisa. È lì che si trovava ricoverato dopo il drammatico incidente di due giorni prima, quando lo scontro tra un’auto e la bici su cui viaggiava ha messo fine a ogni cosa. Ecco chi era il famoso imprenditore, morto per il terribile schianto proprio quando era nel fiore della sua carriera.

Chi era Roberto Silva?

Roberto Silva, originario di Milano classe 1966, era uno dei più noti imprenditori italiani, manager di grande caratura e genio visionario dell’industria italiana. La sua morte è avvenuta all’età di 53 anni, dopo un incidente a Retignano di Stazzena. Lo scontro con un’auto guidata da una 21enne, durante la 23^ edizione della Gran Fondo della Versilia, gli è stato fatale.

Insieme al fratello, Ambrogio Silva, era ai vertici della ItalSilva – Gruppo Desa, realtà leader nella produzione di detersivi di fama mondiale. Sotto la sua competenza anche i celebri detergenti Chanteclair e Quasar

Chi è la moglie di Roberto Silva?

La biografia di Roberto Silva è costellata di fortunati eventi, non solo in campo professionale. Nel suo cuore l’amore per la moglie Silvia, dolce compagna di vita che non lo ha mai lasciato solo, neppure in ospedale.

La coppia ha avuto una figlia, che al momento della morte dell’imprenditore aveva appena 13 anni. Una famiglia mai sopra le righe, sempre al riparo dalle incursioni del gossip e molto unita. La Versilia era una delle mete amate dal manager, uomo molto stimato e conosciuto anche in quella zona.

L’incidente mortale

Secondo quanto emerso, l’incidente ha provocato gravissime lesioni all’imprenditore. Una situazione giudicata immediatamente preoccupante, poco dopo l’intervento dei soccorsi, la cui evoluzione è stata infausta. Il bollettino medico, ha citato un severo politrauma cranico, condizione che ha richiesto il trasferimento di Roberto Silva con l’elisoccorso.

Secondo quanto riportato da La Nazione, la famiglia avrebbe deciso di autorizzare l’espianto degli organi secondo la volontà del congiunto. Nell’ultima competizione della sua vita, Silva gareggiava in forza al team Maggi off Road. Sull’incidente mortale è stata aperta un’inchiesta.

Roberto Silva in 3 curiosità

-L’impero dei Silva, di cui il manager scomparso era uno dei titolari, ha una lunga storia di successi nell’industria di prodotti per l’igiene della casa e della persona. La ItalSilva fu fondata nel lontano 1908 a Seregno, nel cuore della Brianza, e si è consolidata come un gioiello di famiglia nel made in Italy. Tra i marchi acquisiti anche Spuma di Sciampagna

-Riservato e sempre fedele ai doveri professionali e familiari, non ha mai destato clamore e ha condotto una vita lontana dai riflettori.

-La sua più grande passione la bicicletta, croce e delizia di un’esistenza finita nel peggiore dei modi.