Scopriamo la grande storia di Roberto Pruzzo, ex stella del calcio giocato e allenatore di grande fama. Partiamo proprio dalle sue origini…
Il nome di Roberto Pruzzo è indimenticabile nel ruolo di centravanti, ma cosa si nasconde dietro la fama dell’ex giocatore e allenatore? La sua biografia racconta di grandi sogni e successi, ma anche di sconfitte (alcune delle quali hanno pesato molto nel suo vissuto agonistico). Origini liguri e una popolarità che lo ha visto al centro delle cronache sportive: scopriamo chi è!
Chi è Roberto Pruzzo?
Roberto Pruzzo è un ex calciatore nato a Crocefieschi, Genova, sotto il segno dell’Ariete, il 1° aprile 1955. Conclusa la carriera in campo è passato al ruolo di allenatore e poi anche opinionista. È famoso come attaccante, ed è cresciuto nelle giovanili del Genoa esordendo nel massimo campionato nel 1973…
La sua carriera non è iniziata come nel più classico dei modi, partendo da un sogno d’infanzia. Non pensava di diventare un giocatore di calcio, tanto che il presidente Fossati avrebbe faticato (non poco) per convincerlo a chiudere il contratto.
La vita privata di Roberto Pruzzo
Roberto Pruzzo ha sposato la moglie Brunella all’età di 20 anni, e con lei ha condiviso gioie e dolori della sua attività di sportivo. La loro è una storia d’amore vissuta lontano dai riflettori, in cui l’ex calciatore ha dichiarato che lei “lo sopporta da un po’”.
Per il resto non ci sono molte informazioni sulla loro vita privata, dato che hanno scelto di vivere al riparo dal clamore del gossip. Non è possibile capire di più neppure via Instagram, dove il profilo dell’allenatore risulta blindato.
7 curiosità su Roberto Pruzzo
-Ha segnato il suo primo gol in Serie A contro la Roma, squadra in cui poi è finito a giocare!
-È stato uno dei bomber del Genoa più prolifici di sempre, con lui Diego Milito e Carlos Aguilera.
-Il suo appellativo celebre è “O Rey de Crocefieschi”, guadagnato proprio con i colori del Genoa.
-Ha anche una carriera come direttore sportivo, e ha esordito in Nazionale contro la Turchia, nel 1978.
-Nel 1986 ha incassato il titolo di miglior marcatore (per la terza volta!).
-Ha scritto un’autobiografia con Susanna Marcellini, intitolata Ultra Bomber.
-Della sua carriera dice di sentire il peso delle sconfitte, su tutte quella della retrocessione del Genoa in Serie B, causata anche da un suo rigore sbagliato…
Fonte foto: https://www.instagram.com/nostalgia.roma/