Conoscete Robert Peroni? L’esploratore italiano, che con le sue spedizioni e libri ha documentato la vita della popolazione degli inuit.
Robert Peroni ha il merito di aver salvaguardato la Groenlandia, tutelando l’ambiente e la sua popolazione. L’ostile isola, spedizione dopo spedizione, lo ha ammaliato tanto da spingerlo a vivere permanentemente lì. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sul suo conto.
Robert Peroni: biografia e carriera
Robert Peroni è nato a Renon, nella provincia di Bolzano, il 22 maggio 1944, sotto il segno dei Gemelli. Dopo aver conseguito la laurea in psicologia, si è appassionato di alpinismo, praticando scalate e sport invernali estremi. Oltre alle sue spedizioni innevate, ha avuto modo di attraversare il deserto del Sahara.
Prima del 1980 viveva ancora in Alto Adige, vantando grande notorietà come alpinista e campione di sport estremi. Si è anche reso protagonista di una vera e propria impresa, attraversando l’altopiano groenlandese, circa 1550 km, insieme ad altri due alpinisti in slitta, senza supporto radio e telefonico. Stanco della sua vita ha deciso di abbandonare definitivamente l’attività sportiva per diventare una guida in Groenlandia.
A Tasiilaq, piccolo villaggio che sorge su un fiordo, ha incontrato la comunità degli inuit che ha inciso sulla scelta di stabilirsi in Groenlandia, chiedendogli di restare. Robert Peroni ha deciso di dedicarsi all’attività di guida per spedizioni private e scientifiche sull’isola più vasta del pianeta ma anche la meno popolata. Così dopo una spedizione eccezionale in Groenlandia del nord si è stabilito sull’isola, integrandosi con la popolazione locale, esposta alla minaccia dei mutamenti climatici e da sempre in lotta per la propria sopravvivenza.
Come ha supportato e fatto conoscere la popolazione degli inuit?
Peroni per sostenere i nativi ha creato a Tasiilaq l’ostello chiamato Casa Rossa (Red House). La casa da lui acquistata nel piccolo villaggio, è diventata dapprima un rifugio per la popolazione in difficoltà, per poi divenire un albergo per i turisti delle spedizioni nordiche, accolti all’ingresso dalla scritta “Noi qui siamo a casa loro”. Nel 2023 ha istituito la fondazione The Red House Greenland per raccogliere fondi a sostegno della “Red House”.
Con la pubblicazione dei suoi libri, scritti insieme a Francesco Casolo, Peroni ha fatto conoscere la popolazione Inuit. Si tratta dei libri: “Dove il vento grida più forte”, pubblicato nel 2014 dalla casa editrice Sperling & Kupfer; “I colori del ghiaccio” edito da Sperling & Kupfer nel 2014; “In quei giorni di tempesta” Sperling & Kupfer (2016).
L’esperienza di Robert Peroni in Groenlandia è alla base del film documentario “La Casa Rossa” diretto da Francesco Catarinolo, presentato al Trento Film Festival nel 2021, dove ha conquistato: il Premio del pubblico, il Premio Solidarietà ed il Premio Lizard. Il documentario presentato nella cornice della kermesse Bolzano Film Festival Bozen ha vinto il premio speciale “Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO” 2022. In collegamento dalla Groenlandia, Robert Peroni è tra gli ospiti del programma di Geppi Cucciari, “Splendida Cornice”, in onda il 9 gennaio 2025 su Rai 3, un intervento incentrato sulla sua scelta di vita e sulla convivenza con gli inuit.
La vita privata di Robert Peroni
Peroni pare abbia abbracciato in pieno la cultura degli inuit, abitando nel fiordo, lontano da tutto, scoprendo la spiritualità ed il significato di: unione, solidarietà ed appartenenza ad un gruppo, evitando legami sentimentali.
Curiosità su Robert Peroni
– La pagina Instagram illustra il suo operato in Groenlandia con focus su paesaggio, popolazione locale, “Red House” e la fondazione di supporto alla struttura d’accoglienza.
– Da bambino voleva diventare un pilota collaudatore. Dopo gli studi ha fatto l’istruttore di sci: sciare era la sua più grande passione tanto da dare forma ad un suo stile sciistico. Collaborando con delle aziende ha contribuito a progettare il primo scarpone da sci conchiglia.
– Nei suoi libri, Peroni ha contribuito a far conoscere gli inuit soffermandosi sulle abitudini della popolazione, tradizionalmente dedita alla caccia ed alla vendita delle pelli di foca. Nel descriverli, li ha ha definiti un popolo bellissimo e paragonati ai bambini. Lo scrittore ha sottolineato la loro natura mite ed impreparata di fronte a: guerre, provocazioni, modernità e modo di pensare dell’Occidente.
– Dopo essersi stabilito dal 1980 in Groenlandia, Robert Peroni si è allontanato dal suo fiordo solo raramente, ritornando in Italia solo per occasioni particolari.