Rino Gaetano: la storia dell’artista tra mito, curiosità e un oscuro presagio

Rino Gaetano: la storia dell’artista tra mito, curiosità e un oscuro presagio

C’è una storia che vogliamo raccontarvi, e parla di un uomo e di un destino di successo e tragedia. È un tuffo alla scoperta del mito e del dramma di Rino Gaetano.

Dietro alla vita di Rino Gaetano si sono ricamate cornici di semplicità e irriverenza: ragazzo della porta accanto capace di restare immune alla celebrità, e il fisiologico impulso di sentirsi “arrivati” alla vetta del successo. La biografia di Rino Gaetano, fatta anche di misteri e di una sinistra analogia che sa di presagio, restituisce la dimensione esatta della sua grandezza: mai eccessiva e mai scontata.

Chi era Rino Gaetano?

Rino Gaetano, Salvatorino per i parenti e all’anagrafe Salvatore Antonio Gaetano, nasce a Crotone, sotto il segno dello Scorpione, il 29 ottobre 1950. A chiamarlo Rino, in casa, è soltanto la sorella maggiore, Anna, che contribuisce involontariamente a cristallizzare il nome con cui diventerà celebre.

La famiglia è originaria di Cutro e, quando lui ha 10 anni, si trasferisce a Roma. Studia presso il seminario della Piccola Opera del Sacro Cuore di Narni, in provincia di Terni, dove compone la sua prima opera, un poemetto E l’uomo volò.

Nel 1971 fonda i Krounks, cover band in cui suona il basso. Inizia a scrivere canzoni proprio in seno a questa esperienza, la testa tra le stelle giganti di Jannacci, De André, Celentano, Bob Dylan, i Beatles…

La vita privata di Rino Gaetano

Nella vita di Rino Gaetano soltanto un grande amore: la compagna Amelia Conte. Si conoscono e si amano da molto tempo prima del suo successo, e decidono di coronare il loro sogno con il matrimonio.

Scelgono la chiesa del Sacro Cuore di Gesù, ma Gaetano mancherà per sempre al suo appuntamento con l’altare perché il destino, beffarda carezza sulla sua esistenza, inverte l’ordine dei fattori.

Infatti, un incidente automobilistico si porta via il cantante a soli 30 anni, non permettendogli di arrivare mai al giorno del suo matrimonio.

Chi era la fidanzata di Rino Gaetano, Amelia Conte

Amelia Conte era solo una studentessa quando conobbe Rino. La donna è sempre rimasta lontana dalle luci dello spettacolo, unica eccezione, è stato un commento sulla fiction dedicata a Rino.

A La storia siamo noi, confessò, infatti: “Io non mi sento rappresentata nella figura di Irene, la fidanzata di Rino (interpretato da Claudio Santamaria, ndr) e ritengo che neanche Rino ne sia uscito nella maniera giusta“.

La morte di Rino Gaetano

È il 2 giugno 1981 e Rino Gaetano, già sopravvissuto a un terribile incidente stradale nel 1979, muore all’età di 30 anni. Viaggia da solo, sulla sua Volvo 343 grigio metallizzato, intorno alle 4 del mattino quando invade la corsia opposta e si scontra con un camion.

L’impatto, all’altezza dell’incrocio tra via Nomentana e via Carlo Fea, è devastante. L’artista sfonda il parabrezza con la testa. L’autopsia rimanda a un possibile malore prima dello schianto.

All’arrivo dei soccorsi è in coma, vittima di una grave frattura alla base cranica e molte altre ferite tra volto e torace. Dall’Umberto I di Roma si cerca un posto in un altro ospedale attrezzato per il trattamento chirurgico del suo caso. Il San Giovanni, il San Camillo, il CTO della Garbatella, il Policlinico Gemelli e il San Filippo Neri non hanno posti.

Ne viene trovato uno dopo diverso tempo, al Gemelli, ma ormai la situazione non ha margini di speranza. Gaetano muore. I funerali si tengono nella chiesa dove avrebbe dovuto sposare la sua Amelia.

La Ballata di Renzo, canzone del presagio

10 anni prima della sua morte, Rino Gaetano scrive un brano che ha l’incredibile contorno di un presagio. È La ballata di Renzo, che narra la storia di un giovane che perde la vita in circostanze simili a quella che sarà la sua tragica sorte.

Il protagonista del testo muore dopo essere stato rifiutato da diversi ospedali, esattamente come accadrà nella realtà al suo interprete. Tre i nosocomi citati nel pezzo, gli stessi in cui si cercherà un posto per il cantautore un decennio dopo: il Policlinico, il San Giovanni e il San Camillo.

Dove viveva Rino Gaetano?

Rino Gaetano viveva con i genitori a Roma. Per coronare il suo sogno d’amore e convivere con Amelia, aveva comprato casa a Mentana (nel Lazio) e presto vi si sarebbe trasferito. A Mentana il primo cimitero che ha accolto le sue spoglie, poi spostate nella definitiva sepoltura del Verano.

L’eredità musicale di Rino ancora oggi viene tenuta viva da molti colleghi musicisti e dalla sorella, Anna.

5 cose da sapere su Rino Gaetano

-Ha studiato recitazione e si è interessato anche al teatro, prima del fortunato viaggio nella musica.

-Tra le sue canzoni più celebri Ma il cielo è sempre più blu, brano che ne ha consacrato la fama. Poi Gianna (memorabile a Sanremo 1978), Aida, Nuntereggae più, Mio fratello è figlio unico

-Pierluigi Lupo per Donna Moderna ha riportato uno degli aneddoti dietro la sua figura istrionica e divertente. Un giovane chiamava ogni giorno una radio romana per chiedere che venisse trasmesso un successo di Gaetano. Stanco dell’andazzo, lo speaker gli avrebbe detto: “Ma ti sei proprio innamorato di questo Rino Gaetano?“. Dall’altro capo del telefono la risposta: “Sono io“.

-Esiste una pagina Instagram a suo nome.

-È stata anche realizzata una miniserie tv incentrata sulla sua vita, dal titolo Rino Gaetano – Ma il cielo è sempre più blu, con protagonista Claudio Santamaria.