La passione per la musica la deve ai suoi genitori: Paolo Conte è considerato uno dei maestri della musica italiana, ma cosa si nasconde dietro il mito?
La musica, da sempre, è sua compagna fedele che accompagna ogni suo viaggio: Paolo Conte più che definirlo cantante possiamo parlare di lui come un vero e proprio poeta. Infatti, è considerato uno dei parolieri più importanti in Italia, e la sua fama è riconosciuta anche all’estero. L’etichetta di cantautore a Paolo però non è mai piaciuta, personaggio un po’ sui generis ma con una grande bagaglio culturale da far venire i brividi. Basti pensare che è stato lui a scrivere il testo di Azzurro celebre canzone interpretata da Adriano Celentano. Un personaggio pieno di curiosità da scoprire!
Chi è Paolo Conte, la biografia e le origini
Classe 1937, Paolo Conte è originario di Asti, in Piemonte, dov’è nato il 6 gennaio sotto il segno del Capricorno. Nato in un’importante famiglia borghese di Asti, Paolo Conte discende da una lunga stirpe di notai da parte di padre, mentre la mamma Carlotta era figlia di proprietari terrieri.
In un’intervista a Il Corriere della Sera il cantante ha detto che sulla sua tomba c’è il testo di Azzuro. “Mia madre diceva che questa canzone era antica e moderna insieme. L’antico era soprattutto nella musica, come una tenerezza d’altri tempi, e proprio in questo sentimento risiedeva anche la sua modernità: era una canzone trasgressiva nell’epoca beat in cui è nata. Capimmo subito che era una canzone vincente. Rimane una canzone importante per me e non l’ho mai dimenticata” ha affermato.
Per l’epoca conseguire il diploma era un bel traguardo e andare all’università era una scelta quasi impensabile, ma Conte ha avuto la fortuna di poter studiare e così si è laureato in Giurisprudenza a Parma, avviandosi alla carriera d’avvocato.
Dentro di lui, però, c’è sempre stato il bisogno di esprimersi in altro modo, il suo estro pretendeva di uscire fuori e l’ha fatto nel modo migliore possibile: attraverso musica e note. Grazie ai genitori, inoltre, Paolo ha cominciato ad appassionarsi al jazz. Ma non è tutto perché la mamma e il papà riuscivano a recuperare anche i dischi o gli spartiti di musica americana, che poi veniva suonata in salotto.
La vita privata di Paolo Conte
Era il 1975 quando Paolo Conte ha conosciuto quella che poi è diventata la donna della sua vita, Egle. Non sappiamo come sia andato l’incontro, dal momento che il maestro non ne ha mai parlato. La coppia non ha avuto figli.
Quello che sappiamo, però, è che Egle ha rappresentato una costante fondamentale non solo nella vita sentimentale del compositore ma anche in quella artistica. Le ha anche dedicato la sua canzone Gelato al limon, dove si dice “Donna che stai entrando nella mia vita“, ma i due già erano sposati.
Sempre al Corriere ha detto, rispondendo a una frase di Benigni che esprimeva piacimento per la moglie di Conte, “La bellezza di mia moglie è irresistibile“.
Chi è la moglie di Paolo Conte, Egle?
Egle Lazzarin è la moglie di Paolo Conte, ma su di lei non abbiamo informazioni sulla biografia, perché non ha mai rilasciato interviste o fatto parlare di sé, se non per riflesso della grande carriera del marito. Non è presente sui social.
Paolo Conte: dove abita
Nonostante per il suo lavoro ha viaggiato in tutto il mondo, c’è un posto speciale e nel cuore di Conte e sono le sue colline da cui non si potrebbe mai separare in modo netto.
Non ama il rumore e il caos della metropoli, ma preferisce vivere nelle campagne astigiane dove condivide le sue giornate con la moglie Egle. Qui si può dedicare, a suo dire, interamente alla musica senza subire distrazioni dal mondo esterno. Ci ha passato anche la pandemia, al riparo.
12 curiosità su Paolo Conte
-Ha un profilo Instagram dove posta spesso foto mentre è al piano intento a suonare e dove condivide le date dei suoi concerti.
-Ha un fratello, Giorgo, a cui è legatissimo e anche lui lavora nel mondo della musica, come cantautore e compositore e suona la batteria. Proprio lui ha realizzato un film documentario sulla vita di Conte, dal titolo Paolo Conte. Via con me.
-Insieme a Gino Paoli e Francesco Guccini è considerato uno dei massimi esponenti della musica italiana.
-In Francia è conosciutissimo e proprio a Parigi è stato nominato Cavaliere dell’Ordine dell’Arte e della Letteratura. Al Corriere ha rivelato, però, che non ha mai suonato la sua canzone Bartali oltralpe, in particolare il verso “francesi che si incazzano“.
-Nel 2017 l’Università di Parma gli ha conferito il titolo di Professore ad honorem in Linguaggi musicali della contemporaneità.
-Sa suonare il trombone, il pianoforte e il vibrafono.
-Ha rappresentato l’Italia in un quiz radiofonico nazionale, con i vibrafono, a Oslo in Norvegia, dove arrivò terzo.
-Il suo primo concerto, come racconta al Corriere, “forse è stato quello di Verona, organizzato da Enrico De Angelis. Eravamo nell’hangar di una vecchia funivia ristrutturata. Durante le prove avevo posato in terra una bottiglia d’acqua minerale. Entrando poi in scena, nel buio, le ho dato un calcio e si è rovesciata in platea“.
-È un grande appassionato della Settimana enigmistica, però fa solo i rebus e le crittografie. Non fa mai le parole crociate.
-Sui guadagni di Paolo Conte non abbiamo alcuna informazione certa.
-Ha ricevuto 6 Targhe e un Premio Tenco, a pari merito con Fabrizio De Andrè.
-Nel 1977 ha vinto un David di Donatello per le musiche della pellicola d’animazione La freccia azzurra.