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Chi è Paolo Braida, il “ghostwriter” di Papa Francesco

Papa Francesco con Mons. Paolo Braida, benedizione dell'Angelus domenicale dalla sua residenza presso la Casa Santa Marta il 26 novembre 2023 nella Città del Vaticano. (Foto di Vatican Media via Vatican Pool/Getty Images)

Conosciamo meglio Paolo Braida, figura di spicco della Chiesa con un ruolo chiave in Vaticano, come “ghostwriter” papale.

Il monsignore Paolo Braida, come uomo di Chiesa ha avuto modo di collaborare con tre pontefici: Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco. In particolare è diventato uno dei più stretti collaboratori di Papa Francesco, con un ruolo chiave come “ghostwriter” papale. Scopriamo di più sul suo conto.

Paolo Braida: biografia e carriera

Nato il 19 luglio 1959 a Milano, sotto il segno del Cancro, Paolo Braida è cresciuto nella diocesi di Lodi, dove ha trascorso parte della sua giovinezza. Spinto da un forte interesse per gli studi umanistici e la fede cattolica, si è laureato in Lettere e Filosofia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, un’istituzione rinomata per la sua tradizione accademica e religiosa. Questo percorso formativo gli ha permesso di formare una solida base culturale, molto utile per il suo futuro lavoro in Vaticano.

In seguito, ha deciso di intraprendere la via del sacerdozio. Ordinato sacerdote nel 1987, all’età di 28 anni, nella diocesi di Lodi, ha successivamente servito la Chiesa ad un livello più alto, entrando a far parte della struttura vaticana.

Infatti è entrato in Vaticano dal 1991, dove ha avuto modo di collaborare con tre pontefici: Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e, attualmente, Papa Francesco. Paolo Braida ha infatti iniziato a lavorare in Vaticano, presso la Segreteria di Stato, sotto Giovanni Paolo II. Il suo ruolo iniziale era per lo più legato a compiti amministrativi e di redazione, ma la sua competenza e discrezione lo hanno portato a ricoprire ruoli più di rilievo.

Durante il pontificato di Benedetto XVI (2005-2013), ha mantenuto la sua posizione lavorando su documenti ufficiali e discorsi, in linea con lo stile del Papa tedesco. Questo periodo ha rappresentato per lui una fase di crescita professionale: ha acquisito maggiore esperienza nel gestire testi complessi e nel collaborare con figure di alto livello nella Curia romana.

Il suo ruolo con Papa Francesco

Con l’elezione di Papa Francesco nel 2013, la carriera di Braida ha avuto una svolta: è diventato uno dei collaboratori più fidati del Pontefice argentino. Infatti ha assunto un ruolo cruciale come coordinatore del team di scrittori incaricati di preparare i discorsi, le omelie ed i documenti ufficiali papali.

Papa Francesco, noto per il suo stile comunicativo diretto e pastorale, si è affidato a Braida per tradurre le sue idee in testi chiari, incisivi e dal tono personale. Tra i collaboratori più stretti del pontefice, con un ruolo chiave come “ghostwriter” papale, Braida ha avuto modo di vivere a Casa Santa Marta, la stessa residenza di Francesco, avendo un contatto frequente e diretto con Sua Santità.

Braida in momenti di difficoltà di salute del Papa, ha prestato la sua voce per leggere l’Angelus, come accaduto nel novembre 2023 ed in altre occasioni nel 2024 e 2025. Inoltre ha avuto l’investitura di Protonotario Apostolico: titolo onorifico, che lo ha posto tra i membri di rango elevato del clero vaticano. Nel 2015 ha ricevuto l’onorificenza di Commendatore della Repubblica Italiana. Il suo ruolo discreto ma fondamentale lo ha reso una figura indispensabile nel pontificato di Francesco.

Curiosità su Paolo Braida

– Paolo Braida è stato più volte descritto come una persona riservata, meticolosa e profondamente dedita al suo lavoro. La sua formazione umanistica e la sua esperienza pluridecennale nella Chiesa gli hanno permesso di adattarsi allo stile di ogni Papa con cui ha collaborato.

– Con Papa Francesco ha trovato una sintonia particolare. Infatti il suo ruolo di “ghostwriter” non si è mai limitato alla sola scrittura: ha fatto da interprete delle intenzioni del pontefice, diventando un punto di riferimento per il team che supporta la comunicazione papale.

– Un legame con Papa Francesco rafforzato negli anni, tanto che Papa Francesco lo ha pubblicamente ringraziato in diverse occasioni. Ad esempio, durante la presentazione dell’enciclica “Fratelli tutti” ad Assisi nel 2020, parlando di Braida, il pontefice ha detto: “Lui sorveglia tutto e per questo ho voluto che fosse presente qui oggi e mi portasse l’enciclica”.

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ultimo aggiornamento: 27 Marzo 2025 11:03

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