Che fine ha fatto Omar Favaro, dal massacro di Novi Ligure con Erika De Nardo a una nuova vita

Che fine ha fatto Omar Favaro, dal massacro di Novi Ligure con Erika De Nardo a una nuova vita

Sono trascorsi anni da quando oltre 90 coltellate impressero il suo nome e quello dell’allora fidanzatina su uno dei capitoli più atroci della cronaca nera: chi è oggi Omar del delitto di Novi Ligure.

Omar Favaro è stato condannato con Erika De Nardo per il massacro di Novi Ligure, vittime la madre e il fratellino di lei all’epoca sua fidanzata. Anni dopo quell’orrore, impresso nella storia della cronaca nera italiana come uno dei capitoli più sanguinosi e sconvolgenti, la vita di Omar Favaro è cambiata. Chi è e cosa fa oggi colui che, per la giustizia, fu complice in quella mattanza.

Chi è Mauro “Omar” Favaro e dove vive?

Mauro Favaro, detto Omar, è uno dei due condannati per il massacro di Novi Ligure in cui, il 21 febbraio 2001, nella loro casa morirono Susanna “Susy” Cassini (41 anni, nata il 15 settembre 1959) e il figlioletto Gianluca De Nardo (11 anni, nato il 27 novembre 1989). Le vittime erano rispettivamente madre e fratellino di Erika De Nardo, allora fidanzata di Omar come lui finita a processo e poi in carcere per l’efferato duplice omicidio. L’unico scampato all’orrore fu il padre di lei, Francesco De Nardo, che la perdonò e decise di non abbandonarla.

Erika e Omar ieri e oggi

Omar Favaro è nato nella stessa città teatro dei delitti, il 15 maggio 1983, sotto il segno del Toro. Erika De Nardo è nata il 28 aprile 1984 e al momento del massacro il primo aveva 17 anni e la seconda 16. Oggi lui vive in Toscana e, dopo il ritorno in libertà nel 2010, si è rifatto una vita al fianco di una donna e lavorerebbe come barista. Erika De Nardo oggi è sposata e, laureatasi in Lettere e filosofia durante la detenzione, avrebbe poi lavorato in un negozio di dischi e successivamente presso un’azienda agricola lontano dalla città in cui si è consumato l’orrore.

Omar Favaro e il delitto di Novi Ligure

Erika e Omar uccisero madre e fratellino di lei e agirono quando erano ancora minorenni. Secondo la ricostruzione, avrebbero compiuto il massacro colpendo le vittime nella casa dei De Nardo a Novi Ligure (Alessandria) con decine di coltellate (per un totale di 96).

Susanna Cassini e il figlioletto Gianluca sono stati uccisi in modo brutale e Erika De Nardo avrebbe inizialmente tentato di depistare le indagini, avanzando l’ipotesi di una rapina finita nel sangue per mano di presunti soggetti di nazionalità albanese.

La donna fu ritrovata sul pavimento della cucina, il bambino nella vasca da bagno al piano superiore. Fu la stessa 16enne a dare l’allarme, sostenendo di essere riuscita a sfuggire a degli sconosciuti armati di coltello entrati in casa. Condotti in caserma, i due adolescenti avrebbero parlato tra loro degli omicidi, finendo per tradirsi durante una conversazione tra loro filmata dagli inquirenti. Seguirono l’arresto e il processo.

Nel dicembre 2001 il Tribunale dei minori di Torino condannò Erika De Nardo a 16 anni e Omar Favaro a 14, sentenza confermata in Cassazione. Il 3 marzo 2010 Omar Favaro è tornato libero grazie a uno sconto di pena per buona condotta. Il 5 dicembre 2011, trascorsi poco più di 10 anni dietro le sbarre, anche per l’ex fidanzata è stata disposta la scarcerazione.

Per anni ho avuto l’incubo delle urla di Gianluca – disse nel 2011 Omar Favaro, in una intervista ai microfoni di Matrix dopo la prigione – e della madre di Erika che le diceva ‘Ti perdono’. Cerco una seconda possibilità“.