Noa Argamani è stata rapita nel 2023, all’età di 25 anni, durante un rave nel deserto in Israele allo scoppio del conflitto innescato dall’attacco atroce dei miliziani di Hamas.
La guerra in Israele, scoppiata con l’attacco a sorpresa di Hamas dalla striscia di Gaza nel 2023, ha registrato inquietanti e allarmanti fatti contro i civili. Noa Argamani è la donna rapita dai terroristi durante il rave in cui sarebbero morte centinaia di persone: ecco la sua storia.
Noa Argamani: la biografia
La storia di Noa Argamani è una delle tante che raccontano il dramma dei civili vittime del violento attacco di Hamas contro Israele nel 2023.
È stata rapita a 25 anni durante un rave party in cui sarebbero morte centinaia di persone, sequestrata dai miliziani del terrorismo islamico durante la guerra e condotta tra gli ostaggi in luoghi ignoti.
The father of 25-year-old Noa Argamani, who was abducted by Hamas militants along with her boyfriend, Avinaton Or, from a music festival, spoke about his daughter's abduction.#Israel #Palestine #Hamas #Gaza pic.twitter.com/jKw9q0ZLwU
— Ulfh3dnar (@Ulfh3dnar_) October 8, 2023
Secondo quanto riportato dai media internazionali, Noa Argamani appare in un filmato mentre viene portata via dai terroristi a bordo di una motocicletta, e implora perché le sia risparmiata la vita: “Non uccidermi” tendendo le mani al compagno nel tentativo di scampare alla furia dei miliziani.
Come lei, anche il fidanzato Avi Nathan, che avrebbe assistito impotente alla straziante scena sotto la minaccia di un’arma da fuoco, sarebbe finito nelle maglie di questo orrore e sarebbe stato rapito con un numero imprecisato di civili. Scomparso come tanti in un limbo di terrore e violenze.
L’appello del padre di Noa Argamani
Gli appelli delle famiglie di Noa Argamani e di Avi Nathan sintetizzano lo shock e il dolore di intere comunità.
Noa Argamani, studentessa israeliana, è stata sequestrata durante una grande festa nel sud di Israele, un festival musicale che aveva attirato centinaia di giovani, e il papà ha commentato la notizia del rapimento dopo averla riconosciuta nel drammatico filmato circolato in Rete: “Speravo non fosse vero, poi ho visto il video: era pietrificata“, ha raccontato in preda a un pianto disperato.
La storia di Noa e del suo fidanzato è diventata uno dei simboli della guerra sanguinosa tra palestinesi e israeliani e della sorte incerta di migliaia di persone vittime della tensione che da decenni morde quell’area del mondo.
Un amico di Noa Argamani, suo compagno al college, riporta il New York Post, ha dichiarato che la donna era tornata da un viaggio in Sri Lanka poco prima di finire ostaggio di Hamas. È figlia unica, ha spiegato alle emittenti locali, e i genitori sono “sotto shock e non riescono nemmeno a parlare”.