Su decisione di Kaïs Saïed, la Tunisia ha un primo premier donna, il primo della sua storia: la geologa Najla Bouden Romdhane.
Finalmente le donne si stanno facendo largo in politica. Segnali della rivoluzione femminile giungono anche dal mondo arabo, più esattamente dalla Tunisia, dove Najla Bouden Romdhane ricopre la carica di premier, una prima volta assoluta per una donna sulla scena nazionale. Eppure, qualcuno dubita sul suo conto, in quanto nominata da un presidente che, salito al potere, ha sospeso il Parlamento e preso il controllo. Solo la storia potrà dire se tali timori siano o meno fondati. Intanto, andiamo a conoscerla più da vicino.
Najla Bouden Romdhane: la biografia e la carriera
Nata a Qayrawan, in Tunisia, il 29 giugno 1958, sotto il segno del Cancro, è un ingegnere e un professore all’Università di Tunisi El Manar, specializzata in geoscienze. Presso l’Ecole nationale supérieure des mines de Paris, ha conseguito un dottorato di ricerca in ingegneria sismica, dove ha studiato i rischi sismici a Tunisi.
Nel 2011 ha ottenuto la nomina a direttore generale responsabile della qualità al ministero dell’Istruzione superiore nazionale. Nello stesso ambito, ha diretto, dal 2016, l’unità di gestione per obiettivi, al fine di attuare il progetto di riforma. Il 29 settembre 2021 ha lasciato il ruolo, nel momento in cui il presidente Kaïs Saïed le ha chiesto di formare e guidare un governo.
Najla Bouden Romdhane: la vita privata
Risiede a Dar El Bey ed è cresciuta con i genitori e la sorella gemella. Non sono disponibili ulteriori informazioni circa la famiglia, nemmeno se sia sposata o abbia figli, una decisione dettata dalla necessità di proteggere le persone care. Presente su Facebook, ha un patrimonio stimato di 1 milione di dollari (dati aggiornati al 2021).
3 curiosità su Najla Bouden Romdhane
– Ha un legame con la Trieste scientifica, avendo cooperato nel contesto di vari progetti di ricerca focalizzati sui fenomeni sismici.
– È stata lei ad aver introdotto il primo PAQ (Programma di sostegno della qualità) a sostegno delle iniziative incentrate sulla garanzia di qualità, buon governo, imprenditoria e innovazione.
– È co-presidente del gruppo consultivo mondiale sulla scienza e la tecnologia dell’UNDRR (International Strategy for Disaster Reduction).