Monica Vitti, ritratto di una diva: dalle origini alle 10 curiosità sulla sua storia

Monica Vitti, ritratto di una diva: dalle origini alle 10 curiosità sulla sua storia

Sapete qual è il vero nome di Monica Vitti? Il suo più grande amore? Scopriamo la stella del cinema italiano tra biografia e vita privata…

Dall’amore alla malattia, dal set al ritiro nella sua dimora lontana dai riflettori, e poi la dolorosa scomparsa… Monica Vitti non ha mai smesso di affascinare e incuriosire. Il ricordo indelebile del suo modo di fare, della sua riservatezza e della sua eleganza è indissolubile nel cuore degli spettatori di tutto il mondo. Dal cinema alla tv, passando per i grandi registi con cui ha lavorato, da Antonioni a Monicelli fino ad Alberto Sordi, ci sono molti risvolti che si possono raccontare della diva considerata la più talentuosa attrice italiana di sempre. Inoltre, ci sono aspetti della sua storia che non tutti conoscono e che sono fondamentali per capire la sua grandezza.

Chi era Monica Vitti, la biografia

Monica Vitti è il nome d’arte di Maria Luisa Ceciarelli, nata a Roma sotto il segno dello Scorpione, il 3 novembre 1931. Attrice di straordinario talento, ha impresso la sua firma nell’Olimpo dei grandi del cinema.

Alle spalle una carriera di 40 anni sul set, e la fama internazionale guadagnata con la ‘tetralogia dell’incomunicabilità’ firmata da Michelangelo Antonioni e confezionata nei titoli intramontabili L’avventura, La notte, L’eclisse e Deserto rosso

Francesco Mereu e Monica Vitti

Inoltre ha lavorato per grandi registi stranieri, come Joseph Losey, Luis Bunuel e Roger Vadim tra gli altri. Non manca neanche la tv, partecipando anche a una stagione di Domenica In come ospite fissa.

La vita privata di Monica Vitti

La vita privata di Monica Vitti ha visto tre grandi amori: il primo è il regista Michelangelo Antonioni, il secondo il direttore della fotografia Carlo Di Palma, mentre il terzo e suo più grande è Roberto Russo, che ha sposato nel 2000 dopo ben 27 anni di fidanzamento.

È stato proprio il marito a dichiarare false delle indiscrezioni che giravano sul conto dell’attrice di essere stata ricoverata in una clinica svizzera a causa di una malattia. Ha ribadito, nel 2016, che loro vivono insieme nella loro casa di Roma e la Vitti è accudita da lui e da una badante, cosa che ha detto anche nel 2020.

La malattia di Monica Vitti e la morte

Si è a lungo parlato di una possibile malattia che avrebbe fatto perdere all’attrice i ricordi. Su questo punto, nel 2020, è intervenuto ancora il marito che ha raccontato al Corriere della Sera quanto segue: “Ci parliamo con gli occhi. Ha una malattia tipo Alzheimer che si infiltra e sbriciola la memoria“, confermando che è proprio stato questo male a farla ritirare dalle scene.

La sua morte è avvenuta il 2 febbraio 2022: a comunicarlo è stato Walter Veltroni sui social, con il seguente messaggio: “Roberto Russo, il suo compagno di questi anni, mi chiede di comunicare che Monica Vitti non c’è più. Lo faccio con grande dolore, affetto, rimpianto“.

Chi è il marito di Monica Vitti, Roberto Russo?

Roberto Russo, classe 1947, è fotografo di scena e regista, conosciuto per essere il terzo marito dell’attrice de L’avventura. Ha vinto un David di Donatello per il suo debutto alla regia, il film Flirt datato 1984, ma ha sempre dedicato molta cura e attenzioni alla moglie, sebbene sia di 16 anni più giovane di lei. Non ha profili social.

Monica Vitti: 10 cose da sapere

– È stata una delle attrici più famose e amate d’Italia, celebre in tutto il mondo e dotata di una voce roca che ha reso la sua interpretazione inconfondibile e originale.

– È ststa il simbolo della rivoluzione femminile nel mondo del cinema nostrano, capace di ‘contrattaccare’ a suon di successi cinematografici i mitici colleghi Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman e Nino Manfredi!

– Ha ricevuto diversi premi tra cui 5 David di Donatello come miglior attrice protagonista, 3 Nastri d’Argento e 12 Globi d’oro e 1 Leone d’oro alla carriera.

– Suo padre era un ispettore romano, sua madre bolognese e per 8 anni ha vissuto a Messina.

– In casa era chiamata da tutti “Setti vistìni“, soprannome derivato dal fatto che indossasse strati di indumenti perché freddolosa.

Sette sottane è il titolo del suo libro autobiografico d’esordio, dedicato proprio a quel curioso nomignolo d’infanzia!

– Adorava giocare con i burattini per distrarre i fratelli dal periodo nero della guerra, e questo è stato uno dei propulsori della sua passione per il teatro

– Il debutto teatrale è arrivato all’età di 14 anni, in scena con La Nemica, di Niccodemi.

– Il motivo del suo nome d’arte? È nato dopo l’invito del maestro Sergio Tofano, che le ha chiesto di scegliere uno pseudonimo efficace. Vitti deriva dal cognome della madre, Vittiglia, Monica è stato scelto per caso mentre leggeva un libro…

– Antonioni diceva che la sua caratteristica fisica migliore era la sua nuca.