Chi è Maria Assandri, la madre di Alessia Pifferi

Chi è Maria Assandri, la madre di Alessia Pifferi

Chi è Maria Assandri, la madre di Alessia Pifferi: la storia e la drammatica testimonianza nel processo a carico della figlia per la morte della piccola Diana, 18 mesi.

Alessia Pifferi è stata accusata di aver fatto morire di stenti la figlia di 18 mesi, Diana, abbandonandola in casa per una settimana. La bimba si sarebbe spenta dopo essere rimasta senza cibo né acqua per giorni, nell’estate 2022, e il suo corpo senza vita sarebbe stato ritrovato nel lettino da campeggio in cui la madre l’aveva lasciata per stare fuori città con il fidanzato. La nonna della piccola si chiama Maria Assandri e la sua testimonianza è stata tra le più importanti a processo.

Maria Assandri: la biografia

Il nome di Maria Assandri ha fatto capolino sulle cronache nazionali dopo la tragedia che ha coinvolto la nipotina Diana, bimba di 18 mesi morta di stenti dopo essere stata abbandonata in casa a Milano per 6 giorni dalla madre, Alessia Pifferi.

Maria Assandri è la madre di quest’ultima, nonna della vittima e tra i testimoni che hanno reso la loro deposizione nel processo a carico della donna accusata dell’omicidio della sua bimba.

Maria Assandri: la vita privata e la testimonianza nel processo a carico della figlia Alessia Pifferi

Secondo quanto emerso sulla vita privata di Maria Assandri, la donna ha un’altra figlia oltre Alessia Pifferi, si chiama Viviana e anche lei ha testimoniato durante il processo per la morte della nipote Diana.

Le due vivono in case diverse e hanno raccontato di aver sempre offerto il loro aiuto ad Alessia Pifferi per crescere la bambina, ignare del fatto che la piccola venisse lasciata sola in casa dalla mamma per giorni.

Maria Assandri è stata sentita nel corso del dibattimento a carico della figlia Alessia Pifferi, e ha rivelato agli inquirenti quanto segue: “Non mi ha mai detto chi fosse il padre, io le consigliavo sempre di contattarlo perché la bimba non poteva crescere senza un papà”.

La madre di Alessia Pifferi, ricostruisce Il Giorno, si trovava a Crotone quando la nipotina sarebbe stata lasciata da sola per una settimana, e ha raccontato di non essere a conoscenza di quanto si stava consumando tra le mura di quell’appartamento a Milano.

La sentivo strana e fredda – ha spiegato – e mi ha detto che non poteva farmi vedere Diana perché stava dormendo. Mi ha mandato l’ultimo messaggio la mattina del 20 luglio (giorno del ritrovamento del cadavere, ndr). Mi ha scritto che stavano rientrando a Milano e che Diana la stava facendo tribolare per i dentini“.