Ha lavorato con grandi registi del cinema italiano e conserva lo spirito di una ragazzina. Ecco chi è Lucia Zotti di Imma Tataranni.
Non c’è mai un limite. Anzi, talvolta la vita ti sa ancora sorprendere quando hai compiuto ottant’anni, dopo un’onorata carriera spesa come attrice, annunciatrice e insegnante. La storia di Lucia Zotti è tanto interessante perché invita a non arrendersi, a credere sempre nelle proprie capacità, a perseverare pure nel momento in cui ti si para davanti qualche ostacolo. Il successo negli ultimi tempi ne ha confermato le doti recitative. Andiamo a scoprirne di più sulla sua storia personale, dagli inizi fino ai giorni nostri, dov’è impegnata in una delle fiction Rai di punta.
Lucia Zotti: la biografia e la carriera
Lucia Zotti nasce a Bari il 7 febbraio 1937, sotto il segno dell’Acquario. Insieme al fratello forma una specie di coppia di bambini prodigio che va in giro per i teatri. A 13 anni costituisce la compagnia Le quattro stagioni, dove lei e altre tre ragazzine danzano vestite da stagioni, appunto. Uno spettacolino fatto di sketch, canzoni, balletti, in linea con lo stile di allora. Si propongono al Petruzzelli, che nei week-end dà spazio ai dilettanti. Le prendono lungo l’intero periodo come gruppo fisso.
Poi, all’età di 18 anni, Paola Borgone fonda al Piccinni la Scuola dei giovani attori, ma la “rifiuta” perché già bravissima. Nel 1953 viene reclutata, in qualità di giovane prospetto, presso la compagnia di teatro stabile di Piccinni di Bari, guidata dalla Borboni in Nozze di sangue di Federico Garcia Lorca, con la regia di Antonio Giulio Bragaglia e ne La morale della signora Dulska, premio S. Genesio per la regista e protagonista Borboni.
Nel 1954 inizia a lavorare per la Rai di Bari nel ruolo di attrice, speaker e cantante in varie trasmissioni, tra cui La caravella, nella rete locale e nazionale: la collaborazione andrà avanti fino al 1981. Intanto, nel 1976 presta la voce alla moglie di Manfredi nel film Brutti, sporchi e cattivi di Ettore Scola. I suoi collaboratori tengono parecchie registrazioni nel capoluogo pugliese e, alla fine, lei e Nietta Tempesta sono chiamate per il provino decisivo a Roma. Sebbene il suo dialetto non lo convinca totalmente, Scola opta per Lucia Zotti.
Nel 1979 partecipa ai corsi dell’attore Carlo Formigoni, di Iva Formigoni sull’uso della voce, di Gigi Dall’Aglio sulla figura del satiro nella mitologia greca, di Hugo Suarez sul Mimo, di Matthew Burton sulla figura del clown, di Michael Seigner sull’improvvisazione musicale. È protagonista negli spettacoli Aladino, Amleto, Amore e psiche, Attraverso il bosco, Bella e bestia, Cappuccetto Rosso, Doppio sogno, Ecuba e i suoi figli, Gilgameš, La tragica storia dell’imperatore Federicoll, Miles ovvero l’ultima cena del soldato, Racconti nei musei, Storia di Peppì e Uccelli.
Su impulso della figlia, che la spinge alla regia, concorda che Bari abbia bisogno di formazione teatrale e a Santa Teresa dei Maschi nasce il primo nucleo del Kismet. Parlando di cinema, veste i panni della direttrice in Le acrobate (1997) di Silvio Soldini, della ‘donna dell’olio’ ne I cavalieri dell’impresa impossibile (2001) di Pupi Avati, della zia di Elizabeth in Nativity (2006) di Catherine Hardwicke.
Inoltre, dal 2006 realizza, da autrice e regista, le produzioni Kismet Storie di streghe, Il gatto e gli stivali, Bones nel progetto Parole per la terra presentato al Napoli teatro festival. Nel 2010 esordisce al festival Maggio all’Infanzia con Il viaggio di Arijun. Durante il biennio 2011-2012 cura la rappresentazione La principessa sul pisello, ovvero storia di una falsa principessa e di un principe rockettaro.
Nel 2013 si occupa di Badù Re, anzi Leone. Quindi, è il volto principale di Sposa Sirena, diretta, per il Crest di Taranto, da Michelangelo Campanale; l’opera viene premiata nella rassegna L’uccellino azzurro di Molfetta, nelle categorie miglior spettacolo e migliore protagonista. L’anno seguente partecipa a La beatitudine (prod. Fibre parallele di Bari), mostrato in anteprima alla kermesse Primavera dei teatri di Castrovillari e come premiere nazionale al Festival delle Colline torinesi. Grazie a Beatitudine di Licia Lanera e Riccardo Spagnulo gira l’Italia, con ottimo riscontro. Calorosa è l’accoglienza pure per quanto riguarda Ahia! di Damiano Nirchio, la fiaba della vita raccontata ai bambini.
Dopo aver interpretato la zia di Frengo in Tutto tutto niente niente (2012) con Antonio Albanese, è scritturata da Roberto Cuzzillo ne I nostri Giorni Dopo. Quand’è il 2020 lavora con Giulio Base per la realizzazione del film Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma, dove porta in scena il personaggio di Suor Lucia. Lo stesso anno appare nel lungometraggio 18 regali (2020) di Francesco Amato, con Vittoria Puccini, Benedetta Porcaroli, Edoardo Leo, Sara Lazzaro e Marco Messeri.
Per la tv recita in Libera di scegliere (2019) di Giacomo Campiotti e nella serie campione di ascolti Imma Tataranni – Sostituto procuratore: qui è Brunella, la mamma di Imma (Vanessa Scalera) affetta da demenza senile, che di tanto in tanto nomina un certo Cenzino Latronico quale padre della figlia.
Lucia Zotti: la vita privata
Lucia Zotti ha una figlia, Monica, ed è bisnonna. Attualmente risiede a Locorotondo, piccolo comune della città metropolitana di Bari. Non è dato sapere se abbia un compagno né a quanto ammonti il suo patrimonio. Ha un profilo su Facebook.
4 curiosità su Lucia Zotti
– La prima volta che ricevette complimenti da una platea non fu una circostanze felice: nel ’42 a Bari ballava il valzer Vienna Vienna per i soldati in partenza per il fronte, alla Casa del Soldato. Suo fratello Luciano, di tre anni più grande, suonava la fisarmonica.
– Pensa di fermarsi in attività.
– Conquistò per la danza il Grande Concorso Popolare dei Giovani Artisti nel 1950.
– Ha dei cani e adottato un gattino abbandonato, Frida.