Chi è Lidia Vivoli, vittima di tentato femminicidio: la storia e il suo racconto

Chi è Lidia Vivoli, vittima di tentato femminicidio: la storia e il suo racconto

Lidia Vivoli è vittima di un tentato omicidio da parte del suo ex compagno, aggredita brutalmente nel 2012: la sua storia e il drammatico racconto davanti alle telecamere…

Nel 2012 l’ex compagno avrebbe tentato di ucciderla colpendola con una padella e ferendola gravemente con delle forbici, ma Lidia Vivoli si sarebbe salvata per miracolo e oggi porta avanti la sua drammatica testimonianza di vittima di violenza scampata al femminicidio. Ecco cosa ha raccontato della sua atroce storia.

Chi è Lidia Vivoli?

Lidia Vivoli si sarebbe salvata per miracolo dalla furia dell’ex compagno che, nel 2012, avrebbe tentato di ucciderla a colpi di padella e con una serie di pugni e forbiciate in tutto il corpo. Gravemente ferita, ha rischiato di morire e ha denunciato il suo aguzzino, poi condannato a 4 anni e mezzo per tentato omicidio e sequestro.

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Nonostante questo, uscito dal carcere avrebbe aggredito anche la nuova compagna, e ancora oggi Lidia Vivoli chiede più tutele per le vittime di violenza che spesso, ha raccontato in tv a Storie Italiane, dopo la denuncia si trovano da sole a combattere contro chi le vorrebbe morte. Lidia Vivoli, assistente di volo, aveva 40 anni al momento dei fatti. La brutale aggressione compiuta dall’ex compagno l’avrebbe ridotta in fin di vita.

Il dramma di Lidia Vivoli: le minacce e il tentato femminicidio

Lidia Vivoli fu quasi uccisa nel 2012. L’ex compagno l’avrebbe aggredita brutalmente in casa, ferendola in un tentativo di omicidio consumato con una padella e delle forbici. La drammatica testimonianza di Lidia Vivoli in tv, riportata dall’Ansa, racconta di un orrore che ha trovato il coraggio di denunciare trovandosi poi sola a combattere per avere giustizia.

Anche quando era ai domiciliari o aveva solo l’obbligo di firma, prima della condanna definitiva, mi ha perseguitato. Quando lui uscirà comincerà il mio ergastolo. Non so se riuscirò a uscire da casa, ho terrore. Bisogna istituire un fondo per le vittime di femminicidio, anche per proteggere i figli“.