Chi è Liana Orfei, la cugina di Moira: tutto quello che c’è da sapere dagli esordi nel circo al cinema al fianco di Totò e Orson Welles.
Liana Orfei è una delle donne più famose nel mondo del circo, cugina di Moira Orfei e anche attrice di cinema e teatro. Nella sua carriera si intrecciano curiosità e aneddoti, retroscena che molti non conoscono e pagine dense di successo.
Partiamo alla scoperta della sua vita, dalla biografia alle grandi declinazioni di un talento in continuo fermento.
Chi è Liana Orfei: la biografia e la carriera
Liana Orfei è nata a San Giovanni in Persiceto (Bologna) sotto il segno del Capricorno, il 6 gennaio 1937. Figlia di Paride Orfei e Alba Furini, ha esordito come circense all’età di 2 anni, debuttando come clown in miniatura (il suo personaggio si chiamava “Lacrima“).
Sorella del domatore Nando Orfei e del lanciatore di coltelli Rinaldo Orfei, è cugina di Moira Orfei e nella sua carriera c’è anche la declinazione di attrice tra cinema e teatro (con Totò e atri grandi nomi come Orson Welles sul set di importanti film).
A 4 anni, una grave malattia infantile l’ha costretta lontana dal circo fino all’età di circa 8 anni. Tutto a causa di una polmonite curata male per cui sarebbe rimasta allettata a lungo.
Tra gli anni ’50 e ’70 ha recitato in una quarantina di pellicole (incluso il cult La dolce vita), spaziando dalla commedia all’italiana al poliziottesco, dal western alla fantascienza e all’horror. L’ambiente del circo lo ha rievocato ne I clowns, di Federico Fellini.
Negli anni Ottanta, ispirata dal successo di parchi a tema come Gardaland, inaugurò a Torre Pedrera di Rimini il parco “Divertimondo“. La mascotte era un mappamondo gigante, visibile anche dalla statale Adriatica.
Nonostante il suo fascino, il parco chiuse nel 1989, travolto dalla crescente concorrenza dei grandi parchi della riviera romagnola.
In ambito teatrale, nel 2005, fu protagonista del musical Se il tempo fosse un gambero insieme a Rosanna Ruffini, Max Giusti e Roberta Lanfranchi. Nel 2024 compare nel documentario “Domenico Modugno. L’italiano che incantò il mondo” dove racconta alcuni aneddoti sul cantante Domenico Modugno.
@thomas_zerbato1996 #morph #lianaorfei #liana #orfei #italianwoman #italianactress #tv #cinema #circus #circoorfei #famigliaorfei #signoradelcirco ♬ Rondò Veneziano – Rondò Veneziano
La vita privata di Liana Orfei
Per quanto riguarda la vita privata, nel passato di Liana Orfei c’è il primo matrimonio con Angelo Piccinelli, giocoliere da cui si sarebbe separata per sposare il suo secondo marito, Paolo Pristipino.
Ha raccontato di essere nata “per miracolo” in un caravan durante una notte di tempesta, e qualche aneddoto sulla sua storia familiare arriva da alcune interviste.
“Il mio trisavolo, Paolo Orfei, un prete, s’innamorò di una zingara. Lasciò l’abito talare e cominciò a guadagnarsi da vivere suonando la spinetta, una sorta di piccolo clavicembalo. Non potendo esibirsi nei teatri, perché scomunicato dalla Chiesa, si esibiva nelle baracche. Il concertino però non bastava, così nelle baracche ci portò l’asinello che faceva di conto, gli orsi ed ecco qui il circo. Siamo nati per la sopravvivenza giornaliera“, ha raccontato a Repubblica parlando della genesi della loro dinastia di circensi.
Chi è il secondo marito di Liana Orfei?
Liana Orfei si è sposata in seconde nozze nel 1975, dopo il naufragio del primo matrimonio celebrato quando era poco più che 18enne. Il marito si chiama Paolo Pristipino, professione manager. Non ci sono molte altre informazioni sul loro amore. Insieme da tanti anni, vivono al riparo dalle luci del gossip e la loro è una unione solida e longeva.
Liana Orfei: altre 3 cose che forse non sai
– Fu scoperta da Federico Fellini, che ne intuì il talento e la volle con sé. A notarla per la prima volta sarebbe stato l’agente del regista, durante uno spettacolo al circo mentre supportava il fratello. Così sarebbe approdata sul celebre set de La Dolce vita.
– Ha scritto una biografia “Romanzo di vita vera“.
– È cittadina onoraria di Marano sul Panaro, in provincia di Modena, luogo in cui aveva trovato ospitalità durante la Seconda guerra mondiale.