“Una, nessuna, Katharina”. Si intitola così la puntata di “Che fine ha fatto Baby Jane?”, format di Franca Leosini su Rai3, dedicata alla storia di Katharina Miroslawa: ecco chi è…
Katharina Miroslawa è la protagonista della seconda puntata di Che fine ha fatto Baby Jane?, in onda l’11 novembre 2021 e dedicata al suo caso tra le storie raccontate da Franca Leosini in Rai. La vicenda che la riguarda era già stata parte di un capitolo di Storie Maledette, altro programma di successo della giornalista, e ora vi spieghiamo perché e qual è la sua storia, sfociata tra le pagine della cronaca nera…
Chi è Katharina Miroslawa?
Katharina Miroslawa è la ex ballerina polacca condannata per l’omicidio dell’amante, il facoltoso imprenditore Carlo Mazza, ucciso nel 1986 a Parma. Franca Leosini l’ha incontrata per Storie Maledette nel 2001, nel carcere veneziano La Giudecca e 20 anni dopo, da donna libera dopo aver scontato la pena, nel format Che fine ha fatto Baby Jane?.
All’epoca dei fatti, Katharina Miroslawa si esibiva nei night club, poi la cronaca che ha imposto alla storia tutt’altra impronta e la condanna per il delitto. Il cadavere di Carlo Mazza, ucciso con due colpi di pistola, fu trovato a bordo di una Renault il 9 febbraio. Witold Kielbasinski, ex marito della donna, fu condannato quale esecutore materiale dell’omicidio. A carico di Katharina Miroslawa, da sempre professatasi innocente, 21 anni e 6 mesi – con sentenza emessa nel 1993 – perché ritenuta la mandante. In cella, però, l’ex ballerina finì nel 2000 dopo una lunga e rocambolesca latitanza. Nel 2013 la scarcerazione e il ritorno in libertà.
Katharina Miroslawa oggi
Oggi Katharina Miroslawa è una donna libera e ha sempre negato ogni responsabilità nel delitto. Nel 2019, Il Corriere della Sera ha ricalcato i contorni della sua nuova vita oltre le sbarre del carcere e quelli della sua quotidianità dopo la scarcerazione. Madre di un figlio avuto dall’ex marito Witold Kielbasinski (anch’egli condannato per l’omicidio e poi tornato in libertà), ha costruito un nuovo percorso al fianco di un altro compagno, Karl Gustav, manager informatico di origine svedese.
Secondo quanto emerso sul suo presente, vive a Vienna e lavora come traduttrice per un’azienda informatica. Ma non è tutto: si sarebbe anche ritagliata una declinazione professionale come agente di commercio, precisamente nel settore vinicolo, occupandosi della promozione di vini italiani.