Chi era Juana Cecilia Hazana Loayza, vittima di femminicidio

Chi era Juana Cecilia Hazana Loayza, vittima di femminicidio

Chi era Juana Cecilia Hazana Loayza, vittima di femminicidio nel 2021 a Reggio Emilia: uccisa dall’ex compagno Mirko Genco e trovata senza vita in un parco…

Era il novembre 2021 quando la 34enne Juana Cecilia Hazana Loayza fu trovata morta in un parco di Reggio Emilia. Strangolata e accoltellata dopo aver subito una violenza sessuale che, secondo quanto emerso a processo, si sarebbe consumata quando era agonizzante. Per il delitto è stato arrestato l’ex compagno allora 24enne Mirko Genco, poi processato e condannato a 30 anni di carcere in appello. Un uomo che aveva già delle denunce alle spalle e che, a sua volta, ha perso la madre in circostanze simili.

Juana Cecilia Hazana Loayza: la biografia

Juana Cecilia Hazana Loayza è stata stuprata e uccisa nella notte tra il 19 e il 20 novembre 2021 in un parco a Reggio Emilia. Aveva 34 anni e un figlio piccolo, rimasto orfano e affidato alla nonna materna dopo il femminicidio.

A uccidere Juana Cecilia Hazana Loayza sarebbe stato l’ex compagno, 24enne all’epoca dei fatti, poi processato e condannato a 30 anni di reclusione in appello.

Il suo nome è Mirko Genco, noto alle cronache perché già destinatario di una denuncia per stalking da parte della donna, sfociata in una condanna con pena sospesa a condizioni di avviare un percorso di rieducazione che Genco non ha mai iniziato.

Anche un’altra ex fidanzata lo aveva denunciato per atti persecutori prima del suo incontro con Juana Cecilia Hazana Loayza.

Juana Cecilia Hazana Loayza: la vita privata

Nella vita privata di Juana Cecilia Hazana Loayza la separazione dal padre di suo figlio, avvenuta pochi mesi prima di incontrare l’uomo che poi l’avrebbe brutalmente uccisa.

Juana Cecilia Hazana viveva con il suo bimbo in un piccolo appartamento nel cuore di Reggio Emilia, ed era di origini peruviane.

Secondo sua madre, Dina, Mirko Genco avrebbe conquistato la sua fiducia in un momento di fragilità per poi distruggerle l’esistenza: “Quest’uomo ha visto mia figlia vulnerabile, lei gli avrà detto che non aveva una famiglia, che era sola e quindi lui ha visto questo come un’opportunità per entrare nella sua vita”.