Il dramma della 21enne Janira D’Amato, uccisa a Pietra Ligure nel 2017 da un giovane con cui aveva avuto una relazione. Chi era la vittima, l’omicidio e il processo al suo assassino.
Janira D’Amato è morta a 21 anni, uccisa dall’ex fidanzato, secondo quanto emerso a processo, che aveva deciso di lasciare. Alle spalle un rapporto difficile e davanti il sogno di un futuro migliore, poi la fine imposta alla sua giovane vita sotto una sconvolgente scarica di coltellate. La storia della ragazza di Pietra Ligure, raccontata in una puntata di Amore Criminale, ha sconvolto tutta Italia.
Chi era Janira D’Amato e dove viveva?
Janira D’Amato è stata uccisa brutalmente il 7 aprile 2017 a Pietra Ligure, in provincia di Savona. Morta all’età di 21 anni per mano del ragazzo con cui aveva avuto una relazione. Secondo la ricostruzione investigativa, poi sfociata nelle indagini a carico del giovane Alessio Alamia, ex fidanzato della vittima, nel processo a suo carico per omicidio e nella sua condanna definitiva, sarebbe lui l’assassino della 21enne.
Janira D’Amato viveva a Pietra Ligure e sarebbe stata assassinata quando, al culmine di un rapporto tormentato, avrebbe deciso di troncare la relazione dopo aver iniziato a riprendere in mano la sua vita. L’ennesima lita con il suo ex si sarebbe trasformata nell’ultimo capitolo della sua esistenza.
L’omicidio di Janira D’Amato, l’ex fidanzato a processo e la condanna
Janira D’Amato è stata uccisa il 7 aprile 2017. Per il delitto, consumato nella sua casa di Pietra Ligure nel Savonese, l’ex fidanzato Alessio Alamia sarebbe finito a processo con l’accusa di omicidio volontario. In primo e secondo grado condannato all’ergastolo, avrebbe incassato la conferma della pena in Cassazione. Carcere a vita, in via definitiva, riporta Ansa, e riconosciuta l’aggravante della premeditazione.
Durante la loro storia di circa 3 anni, Janira D’Amato avrebbe vissuto in condizione di totale dipendenza emotiva dal ragazzo. Un amore “malato”, descrive Amore Criminale, che presto avrebbe finito per annullarla. Il desiderio di emancipazione di Janira D’Amato, che avrebbe sognato un futuro lontano dalle maglie di quel legame opprimente, avrebbe innescato l’ultima lite conclusa con la sua uccisione.
