Innocent Oseghale, nigeriano, è stato processato e condannato per l’omicidio di Pamela Mastropietro. Uno dei casi più atroci e sconvolgenti della cronaca nera.
Il ritratto di Innocent Oseghale, l’uomo di origine nigeriana all’ergastolo per aver ucciso la 18enne Pamela Mastropietro e aver smembrato il corpo per occultarlo in due trolley a Macerata. Chi è e cosa è successo nella vicenda che ha sconvolto l’Italia.
Innocent Oseghale: la biografia
Innocent Oseghale è nato in Nigeria l’11 settembre 1988, sotto il segno della Vergine, e sarebbe arrivato in Italia nel 2015, accolto da una Ong a Macerata.
Secondo quanto emerso, sarebbe stato un soggetto noto alle forze dell’ordine per attività di spaccio di stupefacenti e, nel 2018, avrebbe ucciso la 18enne Pamela Mastropietro per poi smembrarne il cadavere e nasconderlo in due valigie.
Oseghale è padre di due figli di cui uno avuto da una donna italiana durante il processo che lo vedeva imputato dell’omicidio di Pamela Mastropietro.
Innocent Oseghale condannato per l’omicidio di Pamela Mastropietro
Innocent Oseghale è stato processato con le accuse di omicidio volontario aggravato della violenza sessuale, vilipendio, distruzione e occultamento di cadavere per la morte della 18enne Pamela Mastropietro.
Il 29 gennaio 2018 la giovane sarebbe fuggita dalla comunità di recupero che la ospitava e incontrato Oseghale finendo per salire nel suo appartamento.
Qui, secondo la ricostruzione, il nigeriano l’avrebbe violentata e poi uccisa, accoltellandola al fegato, e infine avrebbe fatto a pezzi il corpo nel tentativo di disfarsene.
L’autopsia avrebbe fatto emergere dettagli raccapriccianti sull’efferatezza del delitto.
Il corpo di Pamela Mastropietro, ricostruisce SkyTg24, sarebbe stato lavato con candeggina per cancellare ogni traccia, smembrato “in modo scientifico”.
Oseghale si sarebbe difeso sostenendo che la 18enne sarebbe morta a seguito di una overdose di eroina, cercando così di negare le gravissime responsabilità che gli sarebbero state invece riconosciute in sentenza.