Chi era Guglielmo Marconi: la storia e le curiosità sul premio Nobel

Chi era Guglielmo Marconi: la storia e le curiosità sul premio Nobel

Scopriamo la storia di Guglielmo Marconi, inventore della radiotrasmissione e premio Nobel: la vita e le curiosità.

Guglielmo Marconi è uno dei nomi italiani della scienza più famosi nel mondo, ma sapete la sua storia al di là delle scoperte che lo hanno portato al Premio Nobel? Ecco tutto quello che potrebbe esservi sfuggito sulla sua vita, dalla biografia ai grandi amori…

Guglielmo Marconi: la biografia e la carriera

Premio Nobel per la Fisica nel 1909, Guglielmo Marconi è nato a Bologna, sotto il segno del Toro, il 25 aprile 1874.

I genitori sono Giuseppe Marconi e Annie Jameson, un ricco possidente terriero italiano e una donna irlandese figlia di un distillatore di whiskey, e sin da ragazzino ha coltivato una profonda passione per la scienza e in particolare per elettrotecnica ed elettricità.

A lui si deve l’era della comunicazione senza fili su grandi distanze con la straordinaria invenzione della radio che ha cambiato per sempre il corso della storia!

Guglielmo Marconi

Non tutti, però, gli riconoscono il primato negando che sia lui il vero inventore. Sappiamo che ha provato a registrare il suo brevetto negli Stati Uniti nel 1900 (cosa che aveva fatto con successo a Londra), ma è stato inizialmente rifiutato, e nel 1943 la Corte Suprema degli Stati Uniti ha assegnato il titolo allo scienziato serbo Nikola Tesla (valido solo negli USA).

Marconi ha sempre dichiarato di non avere letto i testi delle sperimentazioni di Tesla, pur riconoscendo l’importanza del contributo dei colleghi al percorso innovativo a cui ha dato vita.

Guglielmo Marconi: la vita privata

Per quanto riguarda la vita privata, Guglielmo Marconi si è sposato due volte e dal primo matrimonio, quello con la nobile inglese Beatrice O’Brien, ha avuto tre figli: Degna (1908), Giulio (1910) e Gioia (1916).

Nel 1912, con la prima consorte ha avuto un gravissimo incidente stradale nei pressi di Borghetto di Vara, in Liguria, che gli sarebbe costato la perdita di un occhio.

Successivamente, finite le nozze, ha conosciuto la donna che sarebbe diventata sua seconda consorte e che gli sarebbe rimasta accanto fino all’ultimo giorno: Maria Cristina Bezzi Scali.

Nel corso della sua esistenza, Marconi ha vissuto tra l’Italia e l’estero, precisamente Londra.

La sua grandiosa avventura nel mondo della scienza è iniziata in giovane età nel laboratorio allestito a Villa Griffone, storica residenzza della sua famiglia a Pontecchio, nel Bolognese, dove ha realizzato i primi esperimenti di radiotelegrafia!

Chi era la moglie di Guglielmo Marconi, Maria Cristina Bezzi Scali?

La moglie di Guglielmo Marconi, sposata in seconde nozze dopo la fine del matrimonio tra l’inventore e Beatrice O’Brien, è Maria Cristina Bezzi Scali, di nobile famiglia romana e nata nel 1900 (26 anni dopo di lui).

Dalla loro unione è nata la figlia Elettra Marconi, ultimogenita dell’inventore alla quale diedero il nome del famoso panfilo dello scienziato!

Maria Cristina Bezzi Scali era una marchesa e avrebbe conosciuto Marconi quando lui aveva superato i 50 anni. Sarebbe stato un colpo di fulmine e da allora sono stati insieme fino al 1937, anno della morte dello scienziato. Il matrimonio è avvenuto 10 anni prima, nel 1927.

Le curiosità

•Nella sua vita ha ricevuto 16 lauree honoris causa, 25 onorificenze di alto rango e 13 cittadinanze onorarie!

• Nel giorno della sua morte, avvenuta a Roma il 20 luglio 1937, in segno di lutto ci fu un momento eccezionale: le stazioni radio di tutto il mondo fermarono le trasmissioni per 2 minuti!

• Nel 2024 è andata per la prima volta in onda sulla Rai la miniserie in due puntate a lui dedicata

• Insieme al cugino Henry Jameson Davis, ha fondato l’azienda “Wireless Telegraph and Signal Company”.

• Condivide il Nobel per la Fisica del 1909 con il tedesco Karl Ferdinand Braun.

• Non tutti sanno il 1912 lo vede legato a doppio filo al dramma del Titanic: non solo perché il suo sistema ha permesso di salvare centinaia di persone, ma anche perché lui stesso si sarebbe dovuto trovare tra i passeggeri (essendo stato invitato al viaggio inaugurale, quello finito in tragedia, dopo aver visto la grandiosa nave in occasione dell’installazione del radiotelegrafo). Per puro caso, non salì a bordo e ci sono due versioni principali: i suoi impegni lo avrebbero portato a partire prima per New York su un piroscafo oppure la moglie lo avrebbe fatto arrivare in ritardo, quando il transatlantico era già salpato verso la fine.