La storia e l’omicidio di Peppino Impastato, il giornalista e attivista ucciso dalla mafia nel 1978: chi era e cosa gli è successo a Cinisi quel maledetto 9 maggio…
La figura di Peppino Impastato è una delle più importanti nella lotta alla mafia in Sicilia, simbolo di una cultura della resistenza alla criminalità organizzata che non si arrende neppure davanti alle più terribili delle minacce. È stato assassinato il 9 maggio 1978 e la sua morte inizialmente fu letta come un attentato o un “suicidio eclatante”. Nulla di tutto questo: il giornalista, una vita spesa contro l’illegalità, è stato ucciso.
Peppino Impastato: la biografia
Peppino Impastato, all’anagrafe Giuseppe Impastato, è nato a Cinisi (Palermo) il 5 Gennaio 1948 sotto il segno del Capricorno.
Ha frequentato il Liceo Classico di Partinico e, insieme ad altri giovani, ha fonda il giornale L’idea socialista, poi sequestrato. Nel 1976 la nascita del circolo “Musica e Cultura”, un anno più tardi, a Terrasini, ha fondato Radio Aut.
Dal 1° maggio per due volte al giorno, alle 20 e alle 23, ha iniziato a trasmettere il “Notiziario di Radio Aut, giornale di controinformazione radiodiffuso”.
Radio Aut era un’emittente autofinanziata attiva nel campo della controinformazione e soprattutto in quello della satira sulla mafia e gli esponenti della politica locale.
Nel 1978 si è candidato alle elezioni comunali con la lista “Democrazia Proletaria”, ma nella notte tra l’8 e il 9 maggio, poco prima delle consultazioni, è stato ucciso.
Il corpo di Peppino Impastato è stato dilaniato da una carica di tritolo posta sui binari della linea Palermo-Trapani.
Nel 1992, il Tribunale di Palermo avrebbe archiviato il caso Impastato stabilendo la matrice mafiosa del delitto ma ritenendo impossibile individuare i colpevoli.
Nel 1996, in seguito alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Salvatore Palazzolo – che avrebbe indicato in Gaetano Badalamenti il mandante dell’omicidio assieme al suo vice, Vito Palazzolo – l’inchiesta sarebbe stata riaperta.
Nel 2001, la Corte d’Assise ha riconosciuto Vito Palazzolo responsabile e lo ha condannato a 30 anni di reclusione. Un anno più tardi, Gaetano Badalamenti è stato condannato all’ergastolo.
Peppino Impastato: la vita privata
Per quanto riguarda la vita privata, Peppino Impastato è figlio di Felicia Bartolotta e Luigi Impastato.
I genitori hanno avuto altri due figli entrambi di nome Giovanni, il primo nato un anno dopo Peppino, nel 1949, e morto nel 1952 all’età di 3 anni per una meningite, e il secondo, ultimo dei fratelli minori del giornalista, nato nel 1953.
Nel 1977 il padre di Peppino Impastato è morto e sua madre, rimasta vedova, ha sempre difeso il figlio durante la sua intensa attività contro la criminalità organizzata.
Felicia Impastato, nel suo durissimo percorso per arrivare alla verità e alla giustizia dopo l’omicidio, ha aperto le porte della sua casa per sensibilizzare la comunità contro le mafie.
La madre di Peppino Impastato è morta il 7 dicembre 2004.