Chi è Aklile Berhan Makonnen Hailé Selassié, il padre delle principesse del GF Vip: dall’arresto al finto sangue blu

Chi è Aklile Berhan Makonnen Hailé Selassié, il padre delle principesse del GF Vip: dall’arresto al finto sangue blu

Aklile Berhan Makonnen Hailé Selassié, padre delle tre principesse approdate al Grande Fratello Vip 6, non sarebbe di sangue blu. Le concorrenti, dunque, non sarebbero chi dicono di essere…

L’identità di Aklile Berhan Makonnen Hailé Selassié, padre delle tre “principesse” della sesta edizione del GF Vip targato Alfonso SignoriniClarissa, Jessica e Lucrezia -, è finita nel vortice di un potenziale scandalo dopo le rivelazioni del settimanale Oggi. Tutto quello che si sa (e quello che è emerso) sulla sua storia, dalla biografia ai prepotenti riflessi di un’altra verità…

Chi è Aklile Berhan Makonnen Hailé Selassié?

Le sorelle Clarissa, Jessica e Lucrezia “Lulù” Hailé Selassié, le “Princess” del GF Vip 6 sedicenti eredi dell’ultimo imperatore etiope, potrebbero non essere vere principesse. Lo ha rivelato il settimanale Oggi nel numero del 30 settembre 2021, scatenando un vero e proprio terremoto intorno alla loro partecipazione al reality.

Il padre, Aklile Berhan Makonnen Hailé Selassié, si chiamerebbe in realtà Giulio Bissiri, sarebbe figlio di un giardiniere italiano e sarebbe stato arrestato su mandato di cattura internazionale nel 2021. Secondo l’esclusiva lanciata dalla rivista, durante la partecipazione delle figlie allo show sarebbe finito in manette, condotto dietro le sbarre di un carcere di Lugano.

Aklile Berhan Makonnen Hailé Selassié è Giulio Bissiri?

Il settimanale Oggi ha rivelato la detenzione di Aklile Berhan Makonnen Hailé Selassié, ma non è tutto. Dietro la sua storia di presunto discendente dell’ultimo imperatore etiope ci sarebbe un’altra ombra: la modifica dei documenti per fingersi erede della casa reale d’Etiopia e, appunto, del Negus Hailé Selassié. Nel mandato di cattura internazionale che sarebbe stato spiccato il 5 marzo 2021 a suo carico, secondo Oggi, comparirebbe anche il nome “Giulio Bissiri”. Due nomi, la stessa persona e un solo profilo, secondo le autorità elvetiche coinvolto in una truffa da 10 milioni di franchi. L’uomo sarebbe stato arrestato in Lussemburgo ed estradato in Svizzera proprio quando le figlie Clarissa, Jessica e Lucrezia si avviavano all’avventura tra le mura di Cinecittà…

Giulio Bissiri, a detta del settimanale, sarebbe nato davvero in Etiopia, ma sarebbe in realtà figlio del giardiniere italiano che prestava servizio per gli Hailé Selassié a palazzo. Il padre delle tre “principesse” avrebbe trascorso diverso tempo con i veri nipoti dell’imperatore fino a diventare “uno di famiglia” e, tornato in Italia, avrebbe convinto alcuni discendenti, ormai caduti in rovina, a chiudere un occhio sulla sua asserita discendenza dal duca di Harar, secondogenito dell’imperatore. Sarebbe così riuscito a far modificare i dati sui suoi documenti, spacciandosi per il terzo in linea di successione nella famiglia reale etiope. Un bluff, secondo quanto rivelato da Oggi, che avrebbe tutto il sapore dello scandalo dopo le presentazioni e l’ingresso, in pompa magna, delle tre “Princess” nella Casa del GF Vip 2021. E così, alla luce di quanto emerso, la favola delle principesse etiopi del reality avrebbe assunto i contorni di un inaspettato incubo.

Aklile Berhan Makonnen Hailé Selassié: la notizia dell’arresto

RSI, radiotelevisione svizzera, ha diffuso la notizia dell’arresto parlando di lui come del “nipote del defunto re etiope Hailé Selassié“. La custodia cautelare in carcere, secondo l’emittente locale, sarebbe scattata in Lussemburgo agli inizi di giugno, con estradizione conclusa a metà settembre.

A carico del padre delle concorrenti del GF Vip 6, riferisce la stessa fonte, sarebbe stata disposta la carcerazione preventiva per minino 3 mesi, ravvisati i pericoli di fuga e di inquinamento delle prove. I fatti contestati risalirebbero al 2017, quando sarebbe stato denunciato da tre investitori ticinesi che “nell’arco di diversi anni gli avevano affidato denaro per un totale di oltre 10 milioni di franchi“.