Gildo Claps è impegnato da decenni in una battaglia serrata per dare verità e giustizia alla sorella Elisa, scomparsa nel 1993 a Potenza e uccisa da Danilo Restivo.

La storia di Elisa Claps, la sua scomparsa e la sua morte hanno sconvolto un intero Paese e la sua famiglia continua a lottare nel nome della verità. I resti della 16enne, le cui tracce si persero a Potenza il 12 settembre 1993, furono ritrovati nel sottotetto della Chiesa della Santissima Trinità nel 2010 da alcuni operai che si occupavano della manutenzione. Gildo Claps, fratello della vittima, ha attraversato l’inferno per cercare di arrivare a fare piena luce sul delitto e sull’occultamento del cadavere durato 17 anni…

Gildo Claps: la biografia

Elisa Claps scomparve all’età di 16 anni, nel 1993, e per anni la sua famiglia si è interrogata sulla sua sorte fino all’atroce scoperta dei suoi resti nel sottotetto della chiesa nel cuore di Potenza.

Foto sfocata ingresso chiesa navata
Foto sfocata ingresso chiesa navata

Tra le persone impegnate nella battaglia per darle giustizia c’è il fratello Gildo Claps, da sempre in campo alla ricerca di ogni elemento che possa completare il complesso mosaico del caso.

Gildo ed Elisa Claps hanno anche un altro fratello, Luciano, e sono nati dal matrimonio tra Filomena Iemma e Antonio Claps. La madre e il padre hanno vissuto il dolore per la tragedia di Elisa Claps con grande riservatezza e dignità, due genitori provati da un dramma insuperabile. Antonio Claps è venuto a mancare nel 2014.

Gildo Claps e la battaglia per la verità su Elisa Claps

Gildo Claps non ha mai smesso di chiedere che chiunque sia a conoscenza di elementi utili alla verità sul delitto di sua sorella si faccia avanti.

Secondo la famiglia di Elisa Claps, l’arresto e la condanna di Danilo Restivo per l’omicidio della 16enne non hanno risolto tutti gli interrogativi sul caso, anzitutto quello relativo a come sia stato possibile tenere nascosti i resti della giovane in una chiesa senza che nessuno sapesse.

Elisa era una ragazza con un sorriso che trasmetteva gioia di vivere, tanta passione per le cose che faceva“, così Gildo Claps ha descritto sua sorella in una intervista rilasciata alla Rai.

Il fratello della studentessa uccisa a Potenza ha raccontato anche altro del suo dolore: “Fatico spesso a ricordare i momenti belli e felici perché quel 12 settembre 1993 si è resettato tutto. Questa ricerca spasmodica della verità mi ha portato a dividere la mia vita in due parti: prima del 12 settembre, di cui ricordo davvero pochi frammenti, e dopo il 12 settembre, di cui ricordo ogni particolare fino ad oggi“.

Gildo Claps sostiene con forza che sua sorella sia una delle prime vittime di femminicidio in Italia e che il suo assassino Danilo Restivo, rinchiuso in carcere in Inghilterra a scontare la pena definitiva anche per un altro delitto (nel 2002 uccise la vicina di casa inglese Heather Barnett, dopo essersi trasferito oltremanica), sia uno dei primi stalker che la cronaca dei giorni nostri abbia raccontato.

Anni fa non se ne parlava abbastanza, all’epoca non si usava il termine stalker e oggi è abusato, ma non si fa comunque abbastanza. Ecco perche portare la storia di mia sorella in tv è un messaggio importante“.

Ci sono state omissioni in questa vicenda, a partire da quel giorno in cui è stato consentito di entrare in quella chiesa per nascondere il corpo di Elisa. Di certo – ha ribadito Gildo Claps alla Tgr – a farlo non è stato Danilo Restivo. Chiediamo che ci sia un atto di coraggio che restituisca la verità non soltanto a noi, ma a un’intera comunità“.

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