La critica musicale considera Giacomo Puccini uno dei più autorevoli compositori italiani d’opera. Ecco cosa c’è da sapere su di lui.
Giacomo Puccini è tra i più importante compositori italiani di ogni epoca, le sue opere come quelle di Giuseppe Verdi, hanno avuto l’onore di essere conosciute in tutto il mondo. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sul musicista che ha portato la tradizione operistica italiana ad un livello alto.
La biografia di Giacomo Puccini
Giacomo Puccini è nato a Lucca il 22 dicembre 1858, sotto il segno del Capricorno. I membri della sua famiglia da cinque generazioni erano dei rinomati musicisti: Maestri di cappella del Duomo di Lucca. Per questo motivo sin da piccolo ha dimostrato un innato talento musicale. Dopo la morte di suo padre, quando Giacomo aveva solo 5 anni, fu mandato a studiare dallo zio Fortunato Magi.
Poco incline allo studio, dimostrò di essere un allievo indisciplinato e pigro. La madre voleva che il figlio continuasse la tradizione familiare, e così lo fece studiare presso l’istituto musicale di Lucca. A 18 anni il giovane Puccini ha presentato in un concorso lucchese la cantata “Juno”; pur non vincendo il premio, in lui si fece strada una grande ambizione.
Dopo aver vinto una borsa di studio della Regina Margherita, si iscrisse al Conservatorio di Milano: studiò presso l’istituto dal 1880 al 1883 come allievo di Amilcare Ponchielli ed Antonio Bazzini. In questi anni compose diverse opere, tra cui un “Preludio Sinfonico” ed un “Capriccio Sinfonico”, che Giacomo scrisse nel 1883 come saggio di diploma. Durante la sua permanenza a Milano ebbe modo di frequentare vari teatri, entrando in contatto con gli artisti della scapigliatura ma anche con: Franco Faccio, Marco ed Arrigo Boito.
L’interesse per le tradizioni operistiche italiane e le prime composizioni
Influenzato dall’Aida di Giuseppe Verdi, opera ascoltata a Pisa, l’11 marzo 1876, Puccini si concentrò sulle tradizioni operistiche italiane, aprendogli una finestra sul mondo della musica. Con la mediazione di Amilcare Ponchielli, il compositore lucchese ebbe modo di conoscere lo scrittore Ferdinando Fontana. Nel 1883, Puccini partecipò al concorso per opere in un atto promosso dall’editore Sonzogno, presentando “Le Villi”, su libretto di Ferdinando Fontana.
Sebbene l’opera non conquistò la vittoria, il suo autore ottenne il favore del pubblico dopo la sua rappresentazione a Milano nel 1884. Così l’editore Ricordi commissionò al compositore lucchese un’opera, che vide la luce dopo cinque anni, si tratta di “Edgar” (1889), che non riscosse particolare successo. Nel 1891 decise di trasferirsi a Torre del Lago, che divenne il suo rifugio e poi la sua residenza. Nella sua villa a Torre del Lago, che andò ad abitare nel 1900, presero vita le sue opere di maggior successo.
Le opere di maggior successo del compositore
La fama del musicista iniziò a crescere con “Manon Lescaut” del 1893 e “La bohème” del 1896. Invece le due opere successive, la “Tosca” (1900) e la “Madama Butterfly” (1904), furono iniziamente accolte con critiche. In seguito, il pubblico manifestò apprezzamenti per le due opere pucciniane.
Puccini per 6 anni lavorò a diversi progetti senza concluderli, per ritornare a comporre nel 1910. Sulla scia dell’interesse per l’esotismo e gli stili musicali internazionali, scrisse “La fanciulla del West”, rappresentata per la prima volta al Metropolitan Opera di New York.
Nel 1917 fu la volta de “La Rondine”, a metà tra un’operetta ed un melodramma. Il grande eclettismo del compositore lucchese si manifestò nel “Trittico” (tragico e verista “Il tabarro”, elegiaca e lirica “Suor Angelica” e comico “Gianni Schicchi”), con prima a New York nel 1918.
La produzione comprende in totale 12 opere, diverse composizioni strumentali e pagine corali, una Messa, un Requiem, liriche per canto e pianoforte ed un’opera incompiuta. Si tratta dell’ultima opera: la “Turandot” privata del finale dell’ultimo atto, per la morte del compositore avvenuta a Bruxelles il 24 novembre 1924. Le ultime due scene della “Turandot” furono completate da Franco Alfano, e la prima rappresentazione andò in scena alla Scala di Milano nel 1926.
Giacomo Puccini morì a causa di un infarto all’età di 65 anni: una complicazione del tumore all’esofago che lo colpì. Il compositore fu seppellito a Milano, in seguito il figlio Antonio fece trasferire nel 1926 le spoglie del padre nella sua amata Torre del Lago, in una piccola cappella privata.
La tormentata relazione tra Giacomo Puccini ed Elvira Gemignani
Nel 1884, Puccini dopo aver intrapreso una relazione clandestina con Elvira Bonturi, moglie del droghiere lucchese Narciso Gemignani, andò a convivere con lei. Elvira fuggì da Lucca e dalla sua famiglia, portandosi dietro sua figlia Fosca. Giacomo ed Elvira vissero tra il 1886-1887 a Monza dove nacque Antonio Puccini, detto Tonio, il solo figlio del compositore.
Nel 1904 Puccini si sposò con Elvira, ma questo non placò l’ossessione e la gelosia morbosa nei confronti di Giacomo. Si racconta che a causa delle sue scenate di gelosia, la giovane Doria Manfredi, cameriera in casa Puccini a Torre del Lago, si tolse la vita. La moglie di Puccini con il suo comportamento ossessivo causò diversi disagi al Maestro che visse anche dei momenti di forte depressione.
Curiosità su Giacomo Puccini
– Puccini è considerato uno dei maggiori compositori italiani per le sue grandi capacità drammatiche e la sua intensa vena teatrale, che hanno reso le sue opere immortali. Secondo la critica, il grande Maestro può essere ritenuto un “antesignano” della sensibilità cinematografica.
– Puccini aveva delle qualità eccezionali: uno sviluppatissimo senso della melodia ed un particolare gusto per il colore timbrico strumentale.
– Nel 2001 Luciano Berio ha composto un nuovo finale della “Turandot” pucciniana, facendo affidamento sul libretto e sugli appunti del compianto Maestro.
– L’anniversario della nascita del compositore, il 22 dicembre, il “Puccini Day”, è celebrato ogni anno dalla città di Viareggio e dalla Fondazione Festival Pucciniano.
– Per rendere omaggio al compositore italiano nel corso del 100° anniversario della sua morte si è organizzata la rassegna “Puccini 100”. Si tratta di un evento celebrativo cadenzato da una serie di incontri dedicati a Giacomo Puccini presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma, dal 20 ottobre al 15 dicembre 2024. Inoltre si sono organizzati concerti e rappresentazioni teatrali con protagoniste le sue opere più rappresentative.