Scopriamo cosa c’è da sapere su Federico Aldrovandi, il 18enne ferrarese morto durante un controllo delle forze dell’ordine.
La storia di Federico Aldrovandi è diventata tragicamente nota in tutta Italia e, a seguito di un lungo procedimento giudiziario, quattro agenti delle forze dell’ordine sono stati condannati per la scomparsa del ragazzo (che al momento del decesso aveva soltanto 18 anni). Scopriamo cosa c’è da sapere sul caso e sulle sue ripercussioni.
Chi era Federico Aldrovandi: il caso
Nato il 17 luglio 1987 (sotto il segno zodiacale del Cancro) a Ferrara, Federico Aldrovandi era uno studente di 18 anni quando, nella notte del 25 settembre 2005, morì a seguito di un controllo da parte di quattro agenti di polizia, in seguito condannati per eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi.
Dopo una serata trascorsa in compagnia di alcuni amici al locale Link di Bologna, Federico Aldrovandi aveva deciso di tornare a casa a piedi quando, nei pressi di viale Ippodromo, si sarebbe imbattuto nei quattro agenti delle forze dell’ordine successivamente condannati per eccesso colposo in omicidio. Quello che è accaduto a viale Ippodromo non è mai stato del tutto chiarito (c’è chi ipotizza – come l’avvocato Anselmo – che una delle loro due volanti si trovasse già sul posto), ma alcuni testimoni affermarono di aver sentito il ragazzo urlare “basta” e “aiuto” mentre gli agenti avevano con lui una violenta colluttazione (lo scontro fu tanto violento da causare la rottura di due manganelli).
L’arrivo dell’ambulanza sul luogo dell’accaduto attestò la morte di Federico Aldrovandi attorno alle 6.15 a causa di un non meglio specificato malore, mentre la famiglia è stata avvertita della morte del ragazzo solo molte ore dopo. Difronte alle 54 lesioni rilevate sul corpo del giovane, i familiari di Aldrovandi non hanno ritenuto plausibile la tesi del malore e hanno quindi chiesto che fosse fatta luce sul caso (a cui è seguita una lunga e travagliata vicenda giudiziaria che ha portato alla condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione per i quattro agenti). Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi, pochi mesi dopo la morte di suo figlio ha aperto un blog in cui ha raccontato passo dopo passo l’iter giudiziario chiedendo che fosse fatta luce sulla notte in cui suo figlio ha perso la vita.
Federico Aldrovandi: la vita privata
Federico Aldrovandi era il primo figlio di Lino Aldrovandi e Patrizia Moretti, rispettivamente un agente di polizia municipale e un’impiegata al Comune. Aveva un fratello minore, Stefano. Negli anni successivi alla sua morte la famiglia non ha mai smesso di chiedere la verità su quanto accaduto quella tragica notte a viale Ippodromo. I genitori di Federico Aldrovandi hanno sempre cercato di proteggere la memoria del figlio e dopo la sua tragica scomparsa sono stati protagonisti di altre numerose vicende giudiziarie ad essa connesse. I due non hanno inoltre mai mancato di ringraziare coloro che hanno reso omaggio al figlio e le innumerevoli manifestazioni organizzate in sua memoria.
Federico Aldrovandi: le curiosità
– Moltissimi artisti del mondo musicale hanno dedicato brani al caso di Aldrovandi: tra questi Fedez (nel brano Un giorno in pretura), i Modena City Ramblers (La Luna di Ferrara) e Coez (Costole rotte).
– Al tragico caso di cronaca Filippo Vendemmiati ha dedicato il film È stato morto un ragazzo.
– Federico Aldrovandi era tifoso della Spal e negli anni successivi alla sua scomparsa la squadra ha spesso omaggiato il giovane tifoso.
– Durante il processo del caso Aldrovandi la famiglia del giovane è stata difesa da Fabio Anselmo, diventato uno dei nomi più celebri legati alla difesa delle vittime di abusi compiuti dalle forze dell’ordine. Anselmo si è occupato tra l’altro anche del caso Cucchi, ed è legato sentimentalmente a Ilaria Cucchi.
Fonte Foto: https://www.facebook.com/giustiziaxaldro