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Chi era Ezio Bosso: la malattia, il sodalizio con Salvatores e l’amore per la musica

Ezio Bosso

Sapevi che Ezio Bosso si è avvicinato al mondo della musica a soli 4 anni? Scopriamo insieme chi era il pianista, scomparso a causa di una terribile malattia!

Ezio Bosso è stato un compositore, pianista e direttore d’orchestra di fama internazionale. Non si contano i premi e i riconoscimenti vinti durante la sua carriera e le collaborazioni con importantissimi coreografi e registi, suonando anche a Sanremo e incantando il pubblico. Purtroppo era affetto da una grave malattia neurodegenerativa, che l’ha portato alla morte a soli 48 anni il 15 maggio 2020. Scopriamo insieme chi era questo grande musicista!

Chi è Ezio Bosso?

Classe 1971, Ezio Bosso è nato il 13 settembre (sotto il segno zodiacale della Vergine) a Torino. Si avvicina piccolissimo al mondo della musica, complice il fratello musicista e una prozia pianista.

Considerato uno dei compositori e direttori d’orchestra di maggior talento del panorama musicale internazionale, Ezio Bosso è stato anche al passo coi tempi, in particolare aveva un profilo Instagram molto seguito e curava anche un canale YouTube con visualizzazioni da record.

Ha debuttato in Francia a soli 16 anni iniziando a girare per diverse orchestre europee. La svolta arriva quando incontra il maestro Ludwig Streicher che lo esorta a studiare Composizione e Direzione d’Orchestra presso l’Accademia di Vienna.

Ezio Bosso
Fonte foto: https://www.facebook.com/pg/Ezio-Bosso-60850238032/

Nei primi anni ’90 si esibisce come solita e direttore d’orchestra su importantissimi palcoscenici.

Non è stato solo pianista, compositore e direttore d’orchestra, ma anche insegnante a Parigi e Giappone. Inoltre, nel 2019, è approdato in tv con un’avventura completamente diversa: la narrazione di Che storia è la musica su Rai 3.

Ezio Bosso: la malattia e la morte

Nel 2011 ha subito un intervento al cervello; era affetto da una malattia neurodegenerativa, che lui ha definito un incidente (o talvolta un terremoto). “Mi piace chiamarla così. È una storia, la mia. Noi siamo composti da storie, e non ci sono storie belle o brutte. (…) Quello che bisogna evitare sono le storie noiose. Il mio disagio è per me occasione di non annoiarmi mai“, aveva raccontato a Vanity Fair.

Rialzarsi dopo aver scoperto di esser malato per Ezio Bosso non è stato facile: ad aiutarlo il fratello, la ex compagna e, soprattutto, la musica. Purtroppo però non è bastato…

La malattia di Bosso, lentamente, gli avrebbe impedito di fare ciò che più ama: cioè fare musica. Suonare il pianoforte era diventato sempre più difficile per lui.

A settembre 2019, alla Fiera del Levante di Bari aveva spiegato: “Smettete di chiedermi di mettermi al pianoforte e suonare. Non sapete la sofferenza che mi provoca questo, perché non posso: ho due dita che non rispondono più bene e non posso dare alla musica abbastanza“.

La morte del pianista è compositore è stata annunciata da Il Corriere della Sera il 15 maggio 2020, per via di complicazioni dovute alla grave malattia che si portava dietro da qualche tempo.

La vita privata di Ezio Bosso

Per quanto riguarda la sua vita privata, il compositore in passato è stato legato ad una donna di nome Anna Maria, che è stata diventata la sua assistente e che lui considerava ancora parte della sua famiglia.

Gli era anche stata attribuita una storia con Alba Parietti, mai confermata.

Nel 2016, sulla sua vita privata, raccontava a Vanity Fair: “Sono stato a lungo molto imbarazzato di questo mio nuovo corpo, e altrettanto a lungo ho negato l’amore: preferivo parlarne invece di viverlo. Poi quest’anno ho incontrato una persona, non so cosa sarà, ma è caduta anche quella rete“.

4 curiosità sul Maestro Ezio Bosso

• Tra i premi e riconoscimenti che ha ricevuto, ricordiamo il Riccio d’Argento per il miglior live dell’anno, due nomination ai David di Donatello, la cittadinanza onoraria del comune di Acireale, il Green Room Award e il Syracuse NY Award.

• La sua musica oltre ad essere apprezzata da importanti coreografi come Edwaard Lliang e Rafael Bonchela, è spesso scelta come colonna sonora di film. Da segnalare il sodalizio con il regista Gabriele Salvatores per cui firma la colonna sonora di Io non ho paura, Quo vadis, baby e Il ragazzo invisibile.

• Nel 2016 ha presentato il brano Following a Bird sul palcoscenico del Festival di Sanremo ed è riuscito nella difficile impresa di commuovere la platea sanremese!

• Dopo la sua esibizione a Sanremo, il blog satirico Spinoza aveva ironizzato via Twitter sui suoi capelli: “È davvero commovente vedere come anche una persona con una grave disabilità possa avere una pettinatura da cog*ione“. “Quello è perché cerco di pettinarmi da solo“, ha prontamente ribattuto lui.

Ezio Bosso
Fonte foto: https://twitter.com/eziobosso

Ezio Bosso: dove viveva e i suoi guadagni

Bosso viveva a Londra, ma aveva anche una casa a Bologna. Il suo pianoforte, invece, si era sempre trovato a Torino: lo hanno sempre “ospitato” a Palazzo Barolo.

Il suo luogo preferito? “Bologna resta il mio rifugio, come lo era per Abbado. È dove mi riposo, dove ho casa e dove scegli casa scegli gli affetti“, rivelò a Quotidiano.net.

Inoltre, a giugno 2019, Virginia Raggi gli ha conferito la cittadinanza onoraria di Roma.

Non abbiamo informazioni precise sui suoi guadagni, ma secondo alcune indiscrezioni sul web, lo stipendio di un direttore d’orchestra arriverebbe ad un massimo di massimo di 30.000 euro a concerto (e solo per i direttori più conosciuti).

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Fonte foto: https://www.facebook.com/pg/Ezio-Bosso-60850238032/

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ultimo aggiornamento: 15 Maggio 2020 10:00

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