Fiera e battagliera in politica e nella vita: ecco chi è Emma Bonino

Fiera e battagliera in politica e nella vita: ecco chi è Emma Bonino

Emma Bonino è stata sempre in prima linea per i diritti umani: ha sconfitto un tumore al polmone e non si è mai sposata

Se Newsweek ha inserito Emma Bonino nella lista delle 150 donne che hanno cambiato il mondo, un motivo ci sarà. Sarà la scorza piemontese, il fatto che la donna simbolo in assoluto della lotta per i diritti non ha mai ceduto di un centimetro, portando avanti le sue idee. Si è impegnata in prima persona, scendendo in campo quando ancora non aveva compiuto trent’anni. E nella vita ha anche superato momenti difficili, come quelli legati alla malattia. Scopriamo qualcosa in più su di lei

Emma Bonino: biografia e carriera

Nata a Bra il 9 marzo del 1948 sotto il segno dei Pesci, Emma è figlia di Catterina Barge e di Filippo Bonino e ha due fratelli, Domenica e Giovanni. Una famiglia contadina con un grande senso del dovere, quella di Emma Bonino, come ha ricordato a Gente il fratello Giovanni: “Ci hanno inculcato il senso del dovere e della responsabilità. Pochi diritti e molti doveri. Veniamo da una famiglia contadina, a papà se fosse vissuto più a lungo non sarebbe piaciuta l’idea di una figlia che manifesta incatenata davanti a qualche ministero”.

Emma Bonino si è laureata alla Bocconi nel 1972. Entra in politica poco dopo, nel 1975, presentandosi alle elezioni col Partito Radicale (un impegno costante, portato avanti negli anni) l’anno successivo, quando viene eletta. Bonino è stata prima deputata poi senatrice ed è stata anche commissaria europea nonché vicepresidente del Senato della Repubblica e Ministro degli affari esteri nel governo Letta. Emma è stata anche delegata per l’Italia all’ONU per la moratoria sulla pena di morte.

Emma Bonino: la vita privata

Tanto battagliera quanto riservata nel suo privato. Emma Bonino non si è mai sposata ma ha avuto due relazioni con altrettanti compagni di partito, militanti dei radicali, Marcello Crivellini e Roberto Cicciomessere.

Solo nel 2006 ha svelato di aver avuto in affidamento due bambine negli anni ’70: Aurora e Rugiada.

A proposito di bambini: Emma Bonino ha dichiarato di essersi avvicinata al partito radicale, che poi è stato il suo habitat tutta una vita, per colpa di un ginecologo. Ebbene sì, a 27 anni rimase incinta e un ginecologo le chiese un milione di lire per abortire, lei lo fece altrove, a Firenze.

Dopo quella esperienza venne a conoscenza dell’esistenza di un centro per la sterilizzazione e l’aborto, presso il partito radicale. Il resto è storia: dall’incontro con Pannella all’impegno politico.

Emma Bonino: il tumore e la guarigione

Il 12 gennaio del 2015, direttamente da Radio Radicale, annuncia di avere un cancro al polmone. Pochi mesi dopo, sempre dallo stesso luogo, parlerà di esami che “evidenziano una disapparizione di ogni evidenza di cancro”, annunciando però altri cicli di chemioterapia.

Nell’ottobre del 2023, ospite a Belve, dichiara per la prima volta di essere guarita dal cancro: “Dopo otto anni questo ospite indesiderato se n’è andato”.

Dove vive Emma Bonino?

La casa di Emma Bonino si trova a Roma, in zona Campo de’ Fiori: dalla terrazza della mansarda è possibile avere una vista strabiliante sulla città, come riporta La Repubblica.

Emma Bonino: le curiosità

– Emma Bonino è stata arrestata quattro volte. Una in Italia, nell’epoca – erano gli anni ’70 – in cui si spendeva in prima persona per le donne e per il diritto all’aborto.
La seconda invece a Varsavia nel 1987, quando aveva protestato contro il regime di Jaruzelski. Pochi anni dopo altro arresto, stavolta a New York: in quel caso aveva protestato contro la legge americana che precede una prescrizione da parte del medico per la vendita di siringhe. Durante la contestazione aveva distribuito siringhe monouso.
Altro arresto in Kurdistan e Afghanistan, quando aveva denunciato il regime dei Talebani.

– Nel 2015  è stata nominata Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana. Non è l’unica onorificenza perché al di fuori dei confini italici è stata insignita col titolo di Dama di gran croce dell’Ordine di Maggio (in Argentina), Dama di gran croce dell’Ordine del duca Branimir (in Croazia), Commendatore della Legion d’Onore (in Francia) e Grande ufficiale dell’Ordine del Leone.