La tragica storia di Elisa Bravi, strangolata dal marito a 31 anni mentre le sue bimbe dormivano: il femminicidio poco prima del Natale del 2019…
La notte tra il 18 e il 19 dicembre 2019, Elisa Bravi fu strangolata in camera da letto nella villetta del Ravennate in cui viveva con la famiglia. Aveva 31 anni ed era madre di due bimbe di pochi anni. Il femminicidio è stato commesso dal marito e padre delle piccole, Riccardo Pondi, condannato definitivamente all’ergastolo per il delitto dopo una prima sentenza che aveva stabilito una pena di 24 anni di reclusione.
Elisa Bravi: la biografia
Elisa Bravi è stata uccisa a 31 anni, nel dicembre 2019 a pochi passi dal Natale, in un piccolo centro della provincia di Ravenna, Glorie di Bagnacavallo, dove si era trasferita insieme al marito e alle loro due figlie piccole.
Secondo la giustizia italiana, a commettere l’omicidio è stato proprio il coniuge, all’epoca 39enne, Riccardo Pondi, aspirante vigile del fuoco che l’avrebbe uccisa a mani nude in casa mentre le loro bambine dormivano.
Elisa Bravi sarebbe stata strozzata dal marito al culmine di una lite. Sarebbe stato lui a chiamare forze dell’ordine e 118, prima di rendere la sua confessione agli inquirenti ammettendo di essere l’autore del femminicidio.
Secondo quanto raccontato da un’amica di Elisa Bravi al Resto del Carlino, la vittima lavorava alla Consar da circa un anno e mezzo quando è accaduto il delitto.
Elisa Bravi uccisa: il femminicidio a Bagnacavallo e la condanna al marito
Il femminicidio di Elisa Bravi è avvenuto a pochi giorni dal Natale del 2019, la notte tra il 18 e il 19 dicembre.
Secondo la ricostruzione, suo marito Riccardo Pondi l’avrebbe ammazzata al culmine di una lite nella loro camera da letto, mentre le figlie dormivano.
Finito a processo con l’accusa di omicidio volontario aggravato, in primo grado sarebbe stato condannato a 24 anni di reclusione. Pena che in appello è diventata ergastolo, poi confermata in via definitiva dalla Cassazione nel 2023.