Il dramma di Elena Ceste, madre di quattro figli scomparsa e trovata senza vita, a 36 anni. Per la sua morte, il marito finito a processo ha subito una condanna al carcere.
Nel 2014 il giallo di Elena Ceste si è impresso sulle cronache, scomparsa nel nulla a Costigliole d’Asti, il 23 gennaio, ha tenuto l’Italia col fiato sospeso fino al ritrovamento del cadavere, nell’ottobre successivo. La storia della giovane mamma che, secondo la verità processuale, è stata uccisa dal marito Michele Buoninconti.
Chi era Elena Ceste e dove viveva?
Elena Ceste, classe 1977, è scomparsa all’età di 36 anni, il 23 gennaio 2014, dalla sua casa piemontese di Costigliole d’Asti in cui viveva con la famiglia, marito e quattro figli, e conduceva una vita da casalinga. A denunciare la sparizione è stato proprio il coniuge, Michele Buoninconti, ma la sua versione non avrebbe convinto pienamente gli inquirenti.
Circa 10 mesi più tardi, il 18 ottobre dello stesso anno, il corpo della donna è stato ritrovato sulle rive del Rio Mersa, in avanzato stato di decomposizione, dopo una lunga sequenza di ricerche. Per la morte di Elena Ceste il marito è stato condannato al carcere, ma si è sempre dichiarato innocente.
Elena Ceste: matrimonio e figli
Elena Ceste e Michele Buoninconti si sono sposati nel 1999, quando lei aveva appena 22 anni. Dall’unione con il marito, vigile del fuoco, sono nati quattro figli a cui la donna è sempre stata legatissima. Motivo per cui, nell’immediatezza della scomparsa, familiari e conoscenti avrebbero rigettato l’ipotesi che potesse trattarsi di una fuga volontaria come inizialmente avanzato dall’uomo.
Nel matrimonio si sarebbero insinuate ombre di amanti e un serrato controllo, al limite della oppressione, portato avanti dal marito che avrebbe detto ai figli, registrato in una intercettazione in costanza di indagini, di aver impiegato anni per “raddrizzare” la consorte.
Oggi i figli di Elena Ceste vivono a Govone (Cuneo) insieme ai genitori della donna, Lucia Reggio e Franco Ceste. Il padre è in cella per il delitto della loro mamma.
Elena Ceste, il delitto a Costigliole d’Asti
La scomparsa di Elena Ceste è avvenuta il 23 gennaio 2014. Secondo il racconto del marito, la donna si sarebbe allontanata dalla loro abitazione senza i suoi inseparabili occhiali da vista, e soprattutto nuda, senza indumenti.
Elena Ceste e Michele Buoninconti vivevano in una bella villetta della frazione di Santa Margherita a Costigliole d’Asti. Alle 8 del mattino del giorno della scomparsa, l’uomo avrebbe accompagnato i bambini a scuola su richiesta della moglie, ma al suo ritorno, secondo il racconto dello stesso, non l’avrebbe trovata in casa. In cortile i vestiti e gli occhiali.
Per i giudici sarebbe stato proprio Buoninconti a uccidere la donna e a gettarla nel Rio Mersa. Un omicidio che, stando alla ricostruzione dell’accusa, si sarebbe consumato tra le mura domestiche.
Elena Ceste: il marito Michele Buoninconti e la condanna per il delitto
Michele Buoninconti è stato processato e condannato per l’omicidio e l’occultamento del cadavere della moglie Elena Ceste. La sentenza di condanna a 30 anni di reclusione è diventata definitiva con l’esito in Cassazione nel 2018.
La Suprema corte ha rigettato il ricorso della difesa e ha così chiuso l’iter processuale confermando il verdetto a carico dell’ex vigile del fuoco emesso nel febbraio 2017 dalla Corte d’Assise d’appello di Torino. Anche il primo grado di giudizio si era chiuso con una condanna a 30 anni di carcere, nel 2015.