Chi è Edoardo Raspelli, tutto sul giornalista e critico gastronomico

Chi è Edoardo Raspelli, tutto sul giornalista e critico gastronomico

Edoardo Raspelli, chi è il noto critico gastronomico e volto televisivo. Tutto ciò che sappiamo sulla sua carriera e vita privata.


Edoardo Raspelli è una figura emblematica nel panorama gastronomico italiano. Giornalista, critico e conduttore televisivo, è noto per il suo contributo alla valorizzazione della cucina italiana. Con una carriera che si estende per oltre quattro decenni, Raspelli è diventato un punto di riferimento per chef, ristoratori e appassionati del buon cibo. Scopriamo qualcosa in più sul suo conto: dalla ricca vita professionale a quella privata.

Edoardo Raspelli: biografia e carriera

Classe 1949, Edoardo Raspelli è nato il 19 giugno a Milano e dunque è del segno zodiacale dei Gemelli. Raspelli ha iniziato la sua carriera giornalistica molto presto, all’età di soli 20 anni, esordendo al Corriere della Sera. Assunto nel ’71 al Corriere d’Informazione (edizione pomeridiana del noto quotidiano), diventa giornalista professionista due anni dopo. In un primo momento Edoardo Raspelli si occupa essenzialmente di cronaca nera, documentando i fatti più drammatici degli Anni di Piombo a Milano.

Non disdegnando la nera, però, il giornalista si specializza in gastronomia e difesa del consumatore e nel 1975 gli viene affidata la realizzazione della pagina dei ristoranti. Raspelli, di fatto, è stato il primo vero critico gastronomico del nostro Paese. Grazie al suo stile diretto e senza fronzoli, non si limita a recensire i ristoranti, ma offre un’analisi approfondita delle tendenze culinarie, della qualità degli ingredienti e delle tecniche di preparazione. A partire dal 1986, per qualche anno, è stato responsabile del Gambero Rosso, ai tempi supplemento del quotidiano Il manifesto.

Il grande pubblico conosce Edoardo Raspelli soprattutto grazie alla sua presenza in televisione. Nel 1998, diventa il volto di “Melaverde”, il longevo programma televisivo di casa Mediaset incentrato sull’agricoltura, l’alimentazione e le tradizioni culinarie italiane, trasmesso prima su Rete 4 e poi su Canale 5. La conduzione di Raspelli, caratterizzata da una competenza enciclopedica e da un’innata capacità comunicativa, contribuisce al grande successo del programma, che diventa un punto di riferimento per gli appassionati del settore.

Oltre a “Melaverde” (dove ha dato l’addio 21 anni dopo il suo esordio, nel 2019), Raspelli ha partecipato a numerosi altri programmi televisivi e radiofonici, collaborando con emittenti come Rai, Mediaset e Sky. La sua presenza costante nei media lo ha reso una delle voci più autorevoli e riconoscibili della gastronomia italiana.

Nel corso della sua carriera, il giornalista ha anche scritto numerosi libri dedicati al mondo del cibo e del vino. Tra le sue opere più note figurano “L’Italia in tavola” e “I ristoranti mondiali”, due volumi che offrono un affresco dettagliato della ricchezza culinaria del Bel Paese e non solo. Le sue guide gastronomiche sono considerate delle vere e proprie bibbie per gli appassionati del settore. Inoltre, Raspelli ha collaborato con alcune delle più prestigiose riviste e le sue recensioni così come i suoi articoli sono apprezzati per la profondità delle analisi e per la capacità di trasmettere la passione per il cibo.

La vita privata

Edoardo Raspelli è una persona estremamente riservata per quanto riguarda la sua vita privata. Dalle informazioni disponibili sappiamo che è sposato con Clara Cortemiglia, sua compagna di vita storica fin dall’età di 17 anni. Dalla loro lunga unione sono nati due figli, Simona e Matteo.

Curiosità su Edoardo Raspelli

Ha stipulato con la Reale Mutua Assicurazioni una polizza su gusto e olfatto, assicurandoli per circa 500.000 euro.

– Su Instagram non ha un ampio seguito: con i suoi 4500 utenti ama condividere articoli legati al mondo della gastronomia e della cronaca, ma anche momenti di vita privata (molto rari) e professionale.

– È considerato “il critico gastronomico più severo d’Italia” e per via delle sue stroncature è stato raggiunto svariate volte da querele da parte di proprietari di ristoranti, albergatori e produttori di vino ma è sempre stato assolto “per aver svolto correttamente il diritto – dovere di cronaca e di critica”.