Chi è Stefano Bellotti, Cisco dei Modena City Ramblers

Chi è Stefano Bellotti, Cisco dei Modena City Ramblers

Conosciamo meglio Stefano Bellotti, in arte Cisco, interprete di musica folk rock. Ecco cosa c’è da sapere su carriera e privato.

Cisco, pseudonimo di Stefano Bellotti, si è fatto conoscere dal grande pubblico principalmente come componenti dei Modena City Ramblers, storica band formatasi nel 1991, interprete del genere combat folk. Scopriamo qualcosa in più sul cantautore emiliano.

Biografia e carriera di Stefano Bellotti

Cisco, pseudonimo di Stefano Bellotti, nasce a Carpi, provincia di Modena, il 29 luglio del 1968 (Leone). La passione per la musica l’ha coltivata presto apprezzando i cantautori italiani e gruppi stranieri, insieme a suo fratello maggiore Marco. L’incontro con il gruppo dei Modena City Ramblers è avvenuto nel febbraio del 1992, durante un concerto in un locale nella sua città natale. Il cantautore ebbe il suo battesimo: invitato sul palco dalla band eseguì diverse canzoni del repertorio irlandese. Dopo l’abbandono di Alberto Morselli, il primo cantante della band, Cisco divenne il solo frontman.

Con la formazione emiliana ha rilasciato Combat Folk demo d’esordio (1993), e 9 album: il primo dal titolo Riportando tutto a casa, nel 1994, l’ultimo Appunti partigiani nel 2005 prima dell’addio alla band. Cisco con il gruppo Casa del vento ha realizzato l’album Novecento (2001), ispirato all’omonimo film di Bertolucci.

Dopo 14 anni con la band, l’artista nel novembre del 2005 ha deciso di intraprendere la carriera da solista: una separazione non dovuta a divergenze ma alla necessità da parte di Stefano “Cisco” Bellotti di intraprendere un’altra strada. Il 25 giugno 2012 si è assistito alla reunion con i Modena City Ramblers in occasione del concerto Emilia: live, a sostegno dei terremotati.

La vita privata di Cisco

Della sfera personale del cantante emiliano negli anni non è trapelato quasi nulla, è sempre stato molto geloso della propria privacy.

Curiosità sul cantautore

– Il suo nome d’arte è in realtà il soprannome che da ragazzo i compagni con i quali giocava a calcio lo soprannominarono. “Cisco” deriva alle ultime lettere della sua irrinunciabile maglia indossata quando giocava a calcio, che originariamente sfoggiava la scritta San Francisco, che usuratasi nel tempo ha lasciato solo la parte finale.

– I racconti della sua famiglia si ritrovano in alcuni dei suoi testi. Il cantautore ha preso spunto – come ha più volte ammesso – dai canti di sua madre, ex mondina, e dai racconti dei suoi familiari partigiani.

– I viaggi sono tra le principali ispirazioni per l’interprete che ha visitato diversi Paesi del Nord Europa (Norvegia, Svezia, Danimarca) per poi viaggiare in Inghilterra, Scozia ed Irlanda, questa fu per lui una tappa di svolta come ha spiegato Cisco: “Mi cambiò profondamente, culturalmente e musicalmente”. Decisivo per la sua carriera anche il viaggio in Patagonia (1996), che lo ha fatto aprire alla cultura musicale latino-americana.

– Il 25 aprile 2011 ha ricevuto il Premio Renato Benedetto Fabrizi, istituito in memoria dell’antifascista osimano Renato Fabrizi.

– Attraverso i social, il suo profilo Instagram e quello su Threads, documenta i suoi live e la passione per la musica.