Chi è Ciro Grillo, il figlio di Beppe Grillo indagato per stupro di gruppo

Chi è Ciro Grillo,  il figlio di Beppe Grillo indagato per stupro di gruppo

Il figlio di Beppe Grillo, Ciro Grillo, è stato accusato insieme a tre amici di violenza sessuale di gruppo da una donna.

Ciro Grillo è il figlio di Beppe Grillo il cui nome è finito sulle cronache dopo la denuncia di una coetanea. Il fascicolo, aperto con l’ipotesi di violenza sessuale di gruppo che lo avrebbe visto indagato insieme a tre amici dalla Procura di Tempio Pausania (Sassari), si riferisce a fatti che, secondo l’accusa, si sarebbero consumati nel luglio 2019 a Porto Cervo, in Sardegna, all’interno di un appartamento. Accuse rigettate dai quattro, per le quali è intervenuta l’indagine che è finita su tutti i giornali.

Chi è Ciro Grillo? La biografia

Ciro Grillo è nato nel 2000, figlio del comico e fondatore del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, e della seconda moglie, Parvin Tadjk. La madre ha origini iraniane e ha sposato Beppe Grillo nel 1996. Ciro Grillo ha un fratello, Rocco, nato nel 1994, e dal precedente matrimonio del padre con Sonia Toni sono nati Luna e Davide, rispettivamente classe 1980 e 1983. Prima delle nozze con Beppe Grillo e della nascita di Ciro e Rocco, Parvin Tadjk ha avuto due figli dal calciatore Roberto Scarnecchia, Valentina (1981) e Matteo (1987).

Beppe Grillo

Ciro Grillo indagato: il caso

Ciro Grillo è finito nel vortice di un caso di cronaca dopo la denuncia di stupro da parte di una coetanea, per fatti, secondo l’accusa, risalenti al luglio 2019 in Costa Smeralda. Il figlio di Beppe Grillo è stato indagato, in concorso con tre amici, come riporta Ansa, per violenza sessuale di gruppo ai danni della ragazza che all’epoca si sarebbe trovata in vacanza in Sardegna.

Le indagini della Procura di Tempio Pausania si sarebbero concluse a novembre 2020, poi l’attesa sulla richiesta di rinvio a giudizio o di archiviazione. Gli indagati si sono dichiarati innocenti, e sulla vicenda è intervenuto anche Grillo senior con un video, diffuso sui suoi canali web, in cui sostiene che si trattasse di rapporto consensuale. Un filmato in difesa del figlio che ha scatenato la bufera: “Una persona che viene stuprata la mattina, il pomeriggio fa kitesurf e denuncia dopo 8 giorni è strano. E poi c’è un video in cui si vede un gruppo che ride, ragazzi di 19 anni che si divertono e ridono in mutande“, perché “sono quattro c*****i, non quattro stupratori“.

Attraverso una nota diffusa dall’avvocato Giulia Bongiorno, la famiglia della donna che ha denunciato ha replicato alle parole di Beppe Grillo: “Il tentativo di fare spettacolo sulla pelle altrui è una farsa ripugnante. Cercare di trascinare la vittima sul banco degli imputati, cercare di sminuire e ridicolizzare il dolore sono strategie misere“.

L’udienza con la teste chiave

Nel novembre del 2023 la Procura di Tempio Pausania ha ascoltato la teste chiave, la ragazza che accusa Ciro Grillo e i suoi amici di averla violentata in quella casa di Porto Cervo nel 2019. “Una ragazza distrutta, devastata che ha fatto una deposizione tra i singhiozzi”, ha commentato l’avvocata, Giulia Buongiorno, in merito alla deposizione della ragazza. In aula Silvia (nome di fantasia) ha raccontato di aver tentato il suicidio dopo l’accaduto: “Credo che per un legale queste giornate siano le più difficili, le più complicate e le più dolorose, perché vedere una persona che ha parlato di suicidio, di atti di autolesionismo, di corse verso i binari per farsi mettere sotto il treno non è facile. A volte queste cose si banalizzano ma invece sono di una gravità inaudita”, ha aggiunto la Buongiorno.

Un paio di mesi prima la Procura aveva ascoltato l’altra ragazza presente in quella casa quella notte. A lei l’amica Silvia aveva confessato di aver subito violenza.